Open Interconnect Consortium è il nome del gruppo formato da Samsung Electronics, Atmel, Broadcom, Dell, Intel e Wind River finalizzato a definire nuovi standard per l'Internet delle Cose.
Alcuni tra i principali colossi dell'informatica si sono da
poco riuniti per creare l'Open
Interconnect Consortium (OIC), ovvero un consorzio industriale che avrà
l'obiettivo di definire i requisiti di connettività
per i futuri dispositivi che costituiranno l'Internet delle cose.
Samsung Electronics, Atmel, Broadcom Corporation, Dell,
Intel Corporation e Wind River, queste le aziende coinvolte, avranno il compito
di definire un framework di comunicazione che gestisca in modo intelligente e
senza ostacoli la connettività senza fili e il flusso d'informazioni tra computer
e dispositivi IoT.
Samsung entra nel consorzio OIC
I 212 miliardi di prodotti (tra Pc, smartphone, tecnologie
wearable eccetera) che avremo nel 2020 rendono indispensabile stabilire degli
standard comuni che consentano un'esperienza fruibile a tutti i consumatori.
L'OIC, che arriva a pochi mesi da AllSeen Alliance (un
conglomerato analogo che coinvolge Microsoft e persegue gli stessi obiettivi)
creerà una specifica guida e un programma di certificazione. "Il primo
codice open source si occuperà dei requisiti specifici per le soluzioni smart
di casa e ufficio, mentre a seguire ci occuperemo di altri scenari d'uso".