I dati non strutturati, generati all’interno di ambienti virtuali o cloud, sono preziosi. E la capacità di analizzarli e trasformarli in informazioni utili è una delle novità introdotte da VMware nella sua soluzione vCenter Log Insight per la gestione automatizzata dei log. Con questa release l’azienda porta avanti un approccio basato sull’utilizzo di analitycs per migliorare l’efficienza operativa e semplificare la risoluzione dei problemi. Fra le novità, VMware vCenter Log Insight 2.0 introduce la tecnologia di apprendimento automatico, nuove e migliorate query e l'analisi delle performance dei dati.
Il vendor la definisce come
“la soluzione per la gestione automatizzata dei log per l’era del mobile cloud”, dal momento che può trasformare in informazioni utili i dati non strutturati generati dalle attività, dagli accessi e dagli eventi che si verificano negli ambienti virtuali e cloud. VMware vCenter Log Insight è in grado di fornire insight e monitoraggio dei dati in tempo reale dalle applicazioni, dalla infrastruttura virtualizzata e dall’hardware fisico.
“Le organizzazioni It continuano a essere pressate da una quantità enorme di log di dati non strutturati, generati dai propri ambienti virtuali o di cloud ibrido”, ha commentato
Ramin Sayar, senior vice president e general manager, cloud management business unit di VMware.
“Con VMware vCenter Log Insight 2.0 stiamo portando avanti lo sviluppo del nostro approccio alla gestione dei log basato su analitycs. I clienti che hanno scelto vSphere potranno sfruttare la potenza di VMware vCenter Log Insight 2.0 per analizzare i dati e implementare un programma per evitare i downtime del sistema”.
Secondo test effettuati da VMware, la nuova versione 2.0 aiuta i clienti a
identificare le problematiche It il 25% più velocemente, a
dimezzare i tempi di risoluzione di un problema e a
ridurre i tempi di analisi dei log fino all’80%. VMware vCenter Log Insight 2.0 introduce, nel dettaglio, cinque nuove funzionalità. La prima e più importante è l’
intelligent grouping, una nuova tecnologia basata su apprendimento automatico che raggruppa automaticamente i dati collegati fra loro per aiutare gli amministratori It a risolvere i problemi più rapidamente.
I
miglioramento delle query – secondo nuovo elemento – permette a vCenter Log Insight di raggiungere prestazioni sei volte superiori rispetto soluzione leader di mercato, mentre grazie alla funzione di
data ingestion i dati vengono raccolti e processati otto volte più velocemente rispetto a quanto non facesse la versione 1.5 del programma. Le ultime due migliorie riguardano la
visualizzazione dei dati in forma di forma di tabelle e di grafici e l’
estendibilità (un nuovo agent Microsoft Windows nativo può raccogliere i log dai server e dai desktop Windows-based consentendo ai clienti di catturare e analizzare i dati di log in tutti gli ambienti principali).
Il vendor ha anche sottolineato come la soluzione offra le prestazioni e la scalabilità necessarie per analizzare e visualizzare insiemi di set di dati multi-terabyte. L’integrazione tra VMware vCenter Log Insight e VMware vCenter Operations Management Suite consente inoltre alle organizzazioni di combinare e analizzare i dati, sia strutturati che non, per la gestione end-to-end delle operazioni.
Oltre a questa novità, l’offerta di VMware è appena stata rinnovata con
quattro nuovi pack per lo storage area networks (SANs) di Brocade Fibre Channel, per Microsoft Active Directory, Microsoft Exchange e Microsoft Windows. Il pack Brocade sfrutta la tecnologia Brocade Fabric Vision per migliorare la funzionalità di apprendimento automatico, le query e le funzionalità di raccolta dati disponibili con VMware vCenter Log Insight 2.0 per fornire agli amministratori di sistema una visione completa dello stato dello storage area network in ambienti fisici, virtuali e su cloud ibrido. Il pack per il sistema operativo di Microsoft fornisce un accurato monitoraggio della infrastruttura Windows del cliente, compresa la copertura di eventi, applicazioni e accessi.