23/06/2012 di Redazione

I giovani snobbano la sicurezza, i virus li castigano

Secondo un sondaggio condotto da Zone Alarm i giovani non tengono in considerazione i problemi sulla sicurezza e di conseguenza sono più soggetti ai contagi da virus e malware. C'è già chi contesta lo studio: le domande pilotavano le risposte.

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ZoneAlarm ha condotto un sondaggio fra 1245 utenti di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania e Australia per individuare le differenze generazionali nell'atteggiamento rispetto alla sicurezza informatica. Il campione era composto per il 40% da utenti di età compresa fra 18 e 35 anni, mentre il 20 per cento aveva fra 56 e 65 anni. I rimanenti utenti avevano fra 36 e 55 anni.

Quello che ne è emerso è che i giovani esperti di tecnologia prestano sostanzialmente meno attenzione ai rischi della sicurezza online e quindi sono più soggetti a questi problemi rispetto alle persone con qualche anno in più. Gli utenti fra i 18 e i 25 anni tendono a sovrastimare la propria conoscenza della sicurezza informatica, e di conseguenza a spendere meno tempo di altri per proteggersi.

I giovani sottovalutano la sicurezza

Un intervistato su tre ha ammesso di essere "molto preoccupato" per i problemi di sicurezza e privacy, ma nel gruppo dei giovanissimi solo uno su cinque ha manifestato questo sentimento. Allo stesso modo, solo il 31% degli intervistati più giovani ha classificato la sicurezza come un elemento importante della tecnologia, rispetto al 58% della categoria dei più anziani.

Ecco il motivo per il quale i più giovani sono meno inclini a pagare per antivirus, firewall di terze parti o suite di sicurezza integrate. Dall'indagine risulta anche un atteggiamento differente nell'ambito della considerazione dei problemi: i più attempati sembravano più preoccupati per gli attacchi trasmessi via e-mail, mentre i più giovani temono maggiormente le minacce provenienti dai canali di social media e dalla condivisione di file in rete.

A stupire è la sicurezza di sé dei giovani: nel gruppo fra i 18 e il 25 anni il 63% si è detto convinto di essere informato sui problemi di sicurezza, mentre fra i più attempati la percentuale scende al 59%. La conseguenza è che l'incidenza di problemi con la sicurezza negli ultimi due anni è stato maggiore fra i giovani: circa il 50% degli intervistati, contro il 42% dei più attempati.

Abdul Bari, vice presidente di ZoneAlarm, ha concluso che "i giovani sono più smaliziati online. Ci aspettavamo che fossero ferrati in materia di sicurezza, quindi siamo rimasti sorpresi quando abbiamo scoperto che gli utenti più attempati stanno facendo meglio di loro." Uno dei motivi potrebbe essere che gli utenti più giovani tendono a dare alla sicurezza una priorità più bassa, come hanno ammesso gli stessi intervistati, secondo cui l'intrattenimento e i rapporti sociali sono questioni più importanti della sicurezza.

I più giovani non sono disposti a spendere soldi nell'acquisto di un antivirus gratuito

Inoltre l'ingenuità porta spesso a disattivare ​​gli strumenti di sicurezza integrati nel sistema operativo, come gli antivirus e il firewall, perché si ritiene che ostacolino i giochi online o le attività sociali dei media.

Lo studio ha suscitato polemica ed è stato contestato dall'analista Rich Mogull, che messo in dubbio sia la validità dell'indagine sia le conclusioni a cui ha portato. Secondo Mogull "gli studi sul comportamento degli utenti vengono fortemente influenzato da come sono redatte le domande", e molte di quelle poste in questo sondaggio non erano correlate al comportamento reale o a situazioni che riflettevano i rischi reali per la sicurezza.

Inoltre, secondo Mogull la mancanza di un pagamento per l'acquisto di uno strumento di protezione non indica necessariamente che l'utente non sia attento alla sicurezza. Alcuni prodotti a pagamento non "offrono molto di più delle soluzioni gratuite". Voi cosa ne pensate?

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