15/04/2014 di Redazione

I negozi Fnac diventano Trony, investiti tre milioni

Dps Group, socio del Gruppo Gre-Trony, dopo aver completato l’acquisizione dei punti vendita di Milano, Verona, Napoli, Torino e Genova del marchio francese ora cambia insegna ai primi tre. Per il rilancio di questi negozi l’investimento previsto è di 3 m

immagine.jpg

Dopo anni di crisi e minacce di chiusura, i punti vendita Fnac di Milano, Verona e Napoli rinascono. Solo che non si chiamano più Fnac, bensì Trony: l’insegna di Dps Group, gruppo italiano socio di Gruppo Gre-Trony, campeggerà su tre storici negozi di musica (un tempo, soprattutto di questo), libri ed elettronica, ovvero quelli di via Torino a Milano, di via Cappello a Verona e di via Luca Giordano a Napoli. È questo il punto finale di un percorso cominciato nel 2013 con un accordo fra le parti e l‘iniziale affitto, poi diventato acquisizione quest’anno,  dei cinque negozi Fnac in Italia ovvero i tre citati e quelli di Torino  e di Genova. A inizio 2013, inoltre, il gruppo aveva rilevato anche i punti vendita di Darty in Italia, con conseguente passaggio all’insegna Trony.

Per quanto riguarda gli ex punti vendita Fnac, il processo di cambio di insegna ha diversi obiettivi dichiarati: “l'uniformità del marchio sul territorio e la maggior riconoscibilità dei valori di Dps, l'ampliamento dell'offerta in segmenti hi-tech di ultima generazione, che sono sempre più di appeal per i clienti, e l'ottimizzazione degli investimenti dal punto di vista commerciale”. È dunque intuibile che l’elettronica e l’informatica avranno maggior peso nell’offerta esposta rispetto a quanto non accadesse sotto la proprietà francese.

“I clienti fedelissimi al marchio Fnac non verranno delusi”, sottolinea comunque una nota stampa, “il cambio di insegna comporterà, infatti, migliorie in termini di layout e maggiore profondità di assortimento. I nuovi store uniranno il meglio dei due brand: tecnologia all'avanguardia e ampio spazio alla cultura, su Milano e Verona, con continuità al calendario di eventi musicali”.

Il primo negozio interessato dal ambio di nome sarà il flagship store di Milano in via Torino: completati i lavori di ristrutturazione interna, aprirà i battenti con il nuovo marchio il prossimo 14 maggio, con il restyling del piano strada. Sarà poi la volta, il 22 maggio, degli altri due negozi interessati, sempre per i piani strada. Il termine dei lavori di ristrutturazione è previsto entro l’estate 2014. L’investimento totale, comprese le spese di rilancio, supererà i 3 milioni di euro. D’altra parte, al gruppo Dps le risorse non mancano: lo scorso anno i ricavi totali hanno raggiunto di 232 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto all’anno precedente.

“Con questa operazione la nostra società si conferma una realtà lungimirante”, ha commentato Yves Di Benedetto, amministratore delegato di Dps Group. “Il fenomeno di concentrazione che sta attraversando il mercato dell'elettronica di consumo oggi, se da un lato elimina player storici, dall'altro rafforza chi è in grado di attuare cambiamenti coraggiosi e sfidanti”. L’Ad ha anche sottolineato la scelta di mantenere gli addetti alla vendita della gestione precedente, “un segnale rassicurante e di attenzione nei confronti della nostra clientela. Abbiamo la necessità di concentrare le nostre risorse e attività su negozi ad altissimo potenziale, e questi punti vendita ne sono esempi eclatanti”.

Un’affermazione che è coerente con la recente riorganizzazione della rete territoriale di Dps: negli anni scorsi, 15 punti vendita valutati come poco performanti sono stati chiusi, mentre ne sono stati aperti 27 in zone “a più alto potenziale di pedonabilità”, come nei centri cittadini. A inizio 2014 il gruppo contava 66 negozi, serviti da due piattaforme logistiche dislocate a Piacenza e Bari.
 

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI