10/10/2018 di Redazione

I processori smart di Huawei sono pronti per i data center

L’azienda ha svelato i chip Ascend 910 e 310, realizzati su architettura proprietaria. Un passo avanti ulteriore per il colosso cinese nel campo dell’intelligenza artificiale, dopo i successi ottenuti dalle Cpu Kirin nel mobile.

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Huawei porta l’intelligenza artificiale nei data center. E lo fa con due chip sviluppati internamente. Dopo essersi meritato una fetta importante del mercato smartphone, grazie anche al proprio hardware custom Kirin realizzato dalla divisione Hisilicon, il colosso cinese vuole puntare alla supremazia degli algoritmi di Ai anche nei server. Nel presentare la propria strategia digitale, il rotating Ceo Eric Xu ha svelato i processori Ascend 910 e Ascend 310. Secondo Huawei, la prima soluzione (prodotta a 7 nanometri) è il doppio più potente degli acceleratori Gpu V100 di Nvidia. I modelli 910 arriveranno nel corso del secondo trimestre del 2019, ma non verranno venduti direttamente ai clienti, in quanto la società asiatica li integrerà in piattaforme “preconfezionate”. Gli Ascend 310, invece, sono pensati per i dispositivi connessi e per l’Internet of things e sono già disponibili.

Entrambe le serie di chip sono basate sull’architettura proprietaria Da Vinci, svelata ieri durante il Huawei Connect 2018. Al momento non si conoscono i dettagli della tecnologia, anche se l’azienda di Shenzhen si è dimostrata sicura delle proprie potenzialità. Potenzialità già espresse non solo nel mercato mobile, dove secondo gli ultimi dati di vendita avrebbe ormai superato Apple, ma anche nel networking.

Secondo alcune società di ricerca Huawei sarebbe il primo vendor di apparecchiature di rete, classificandosi anche prima di Ericsson. La strategia “fai da te” del gruppo risponde alle richieste di Pechino: la Cina si trova nel bel mezzo di forti tensioni commerciali con gli Stati Uniti e alcune sue aziende (fra cui la stessa Huawei) sono soggette al fuoco di sbarramento dei protezionisti americani. Per ridurre la propria dipendenza dai componenti Usa, quindi, il governo sta spingendo le proprie realtà più all’avanguardia a sviluppare tecnologia custom.

Oltre ai chip Ascend, la compagnia ha presentato una serie di soluzioni di intelligenza artificiale, fra cui la libreria Cann (Compute Architecture for Neural Networks), il framework Mindspore per inferenza e training e componenti applicativi per l’Ai. Huawei parla di prodotti “full stack” e validi per tutti gli scenari, perché la multinazionale offre tecnologia che vadal silicio alla parte software, utilizzabile per il deployment in cloud pubblici e privati, edge, IoT industriale e dispositivi consumer.

 

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