24/04/2020 di Redazione

I satelliti Starlink potrebbero essere operativi entro fine anno

La costellazione voluta da Elon Musk e dalla sua SpaceX fornirà servizio Internet universale. La fase di beta test interno partirà entro tre mesi, seguita da quella pubblica poco dopo.

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La costellazione di satelliti Starlink, voluta da Elon Musk, dovrebbe essere operativa entro la fine dell’anno. Le centinaia di satelliti che sono stati messi in orbita tramite SpaceX hanno lo scopo di garantire un servizio universale di accesso a Internet e secondo quanto dichiarato potrebbero entrare in funzione, almeno per il beta test pubblico, tra circa sei mesi. I test di funzionalità interni prenderanno invece il via entro una novantina di giorni. Secondo quanto dichiarato da Musk, il beta test iniziale verrà effettuato utilizzando i satelliti situati in "latitudini elevate".

Quando il servizio verrà messo a disposizione del pubblico, i primi mercati a beneficiarne saranno quelli di Canada e negli Stati Uniti, con l’espansione del servizio in altre parti del mondo nel 2021. Per costruire la propria rete Starlink ha fino a oggi lanciato sei lotti da sessanta satelliti ciascuno. Volando intorno alla Terra in orbita bassa non geostazionaria, questi piccoli dispositivi garantiscono elevata velocità e bassa latenza, ma devono operare insieme per garantire un servizio senza interruzioni.

I satelliti Starlink operano a una distanza di circa 550 chilometri dalla superficie terrestre, al contrario di quelli geostazionari che superano i mille chilometri. Questo, unito alle loro dimensioni contenute, evita che la loro presenza possa costituire un problema di affollamento o di detriti spaziali. Alla fine della loro vita, infatti, i satelliti Starlink utilizzeranno il sistema di propulsione di bordo per uscire gradualmente dall’orbita. Nel caso in cui un evento imprevisto dovesse impedirne la manovrabilità, i satelliti finirebbero comunque per bruciare nell’atmosfera nel giro di uno/cinque anni: molto meno rispetto alle centinaia o migliaia di anni necessari per quelli che volano su orbite più elevate.

Per rispettare la tempistica dettata da Musk, la cui attendibilità nei suoi annunci è sempre da verificare nel tempo, bisogna che SpaceX riesca a rispettare il calendario di lancio delle nuove missioni. Cosa che potrebbe risultare più complicata del previsto a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19.

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