25/11/2014 di Redazione

I tablet? Per Amd non sono un priorità, meglio pensare ai Pc

Come confermato dall’azienda stessa, il colosso dei semiconduttori nei prossimi mesi si concentrerà su soluzioni destinate ai computer e ai modelli ibridi. Nessun nuovo chip per tavolette è in programma nell’immediato, ma Amd non esclude un ritorno di int

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“Stiamo valutando i tablet da vicino. Non sono la nostra priorità”. Con queste parole Kevin Lensing, senior director  per le soluzioni mobile di Amd, ha fatto sapere alla stampa d’oltreoceano che l’interesse dell’azienda per il settore dei tablet sta notevolmente scemando. Come sottolineato da molte ricerche fioccate nei mesi scorsi, il mercato delle tavolette è ormai molto competitivo e i margini di profitto si assottigliano sempre di più, mentre parallelamente le vendite stanno rallentando e si concentrano soprattutto intorno ad Apple, Samsung e ai produttori cinesi di tavolette a basso costo. Modelli che non puntano grafica, che è invece l’elemento differenziante dei chip di Amd.

Al contrario, secondo le dichiarazioni di Lensing, l’azienda concentrerrà le proprie risorse su prodotti che offrono maggiori possibilità di crescita, come per esempio i computer ibridi. Il mercato dei Pc, dopo anni di frenata, sta ora registrando una lenta ripresa e non a caso Amd ha già in programma il lancio di due nuove soluzioni per dispositivi convertibili, Carrizo e Carrizo-L.

Parlare di un addio ai tablet è comunque fuorviante, poiché Lensing ha specificato che “se il mercato proporrà delle opportunità, le coglieremo rapidamente”. È possibile quindi che la multinazionale americana torni a lavorare su soluzioni per tablet, ma non nell'immediato futuro. Più probabilmente, questo potrebbe accadere in concomitanza con la presentazione della nuova architettura K12 ARMv8 a 64 bit, in programma per il 2016 o il 2017.

 

 

La cautela rivolta al mondo tablet sembra suggerire come Amd non voglia ripetere gli errori fatti da Intel, con la mirabolante impresa di vendere 40 milioni di chip per tavolette entro la fine del 2014. Impresa che sarà raggiunta ma a caro prezzo, attraverso una politica di incentivi che ha spinto molti produttori ad adottare i chip dell’azienda per i loro nuovi modelli, ma che ha anche ridotto i margini di guadagno di Intel. Al punto da costringere l'azienda ad accorpare la divisione mobile a altre unità di business, pur di contenere le perdite.

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