24/11/2017 di Redazione

I team It hanno le mani libere con Openshift Container Platform

La versione 3.7 della piattaforma Kubernetes di Red Hat introduce tra le altre cose le funzionalità di Service Catalog, per alleggerire il lavoro degli sviluppatori, oltre all’integrazione nativa con Service Brokers per Aws.

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Red Hat porta Openshift Container Platform alla versione 3.7. La piattaforma basata su tecnologia Kubernetes per l’orchestrazione dei container include ora integrazioni native con Amazon Web Services Service Brokers, che permettono agli sviluppatori di legare i servizi a risorse Aws e on-premise. L’obiettivo è creare applicazioni moderne, fornendo al contempo una base coerente e su open standard per favorire l’evoluzione del business. L’aggiornamento consente inoltre di integrare servizi e componenti ibridi, grazie alla funzionalità Service Catalog: il componente permette ai team It di collegare qualunque applicazione in esecuzione su Openshift a una vasta gamma di soluzioni, indipendentemente da dove questi ultimi operino.

I team di sviluppo non devono più comprendere nel dettaglio la creazione e il consumo dei servizi e si possono così focalizzare esclusivamente sulla messa a punto delle applicazioni. Red Hat Openshift Container Platform 3.7 verrà commercializzata con Template Broker, che trasforma qualunque template in un servizio per gli sviluppatori. I template sono liste di oggetti utilizzabili all’interno di determinati parametri, facilitando l’implementazione di applicazioni composite riutilizzabili basate su microservizi.

L’update contiene anche Ansible Broker per il provisioning e la gestione di servizi attraverso Service Catalog, il quale fa riferimento ad Ansible per definire gli Openshift Service. Il nuovo componente consente il provisioning di servizi sia sulla piattaforma Openshift che non, semplificando e automatizzando flussi di lavoro complessi composti da diversi servizi e applicativi su risorse on e off-premise.

Infine, Openshift Container Platform 3.7 offre inoltre nuove funzionalità per migliorare la user experience e potenziare la sicurezza, tra cui Network Policy per l’applicazione di regole e policy di rete al traffico in ingresso e Prometheus: disponibile al momento solo in anteprima, introduce l’osservazione e l’alerting integrando l’omonima soluzione di monitoraggio (e il relativo progetto Cloud Native Computing Foundation) direttamente in Openshift.

 

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