05/03/2011 di Redazione

I vendor e i tablet: una scommessa a perdere?

L'iPad 2 è stato svelato e in attesa del suo lancio commerciale gli analisti provano a disegnare lo scenario prossimo venturo dell'industria dei computer. I notebook consumer soffriranno, i netbook pure: chi pagherà il conto? E nelle tavolette ci sarà pos

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Per i tablet si fanno cifre astronomiche: le 120 milioni di unità nel 2015 stimate di In-Stat e i 40 milioni di iPad che Apple potrebbe mettere a scaffale già nel 2011 (lo dice il quotidiano taiwanese DigiTimes citando fonti interne alle aziende che producono il tablet della Mela) lo dimostrano.

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Le tavolette ridurranno sensibilmente le vendite di notebook? La risposta è nei dati che Gartner ha rilasciato l’indomani dell’annuncio dell’iPad 2: nel 2011, e per i quattro anni successivi, la domanda di notebook per il mondo consumer (soprattutto nei mercati maturi) è destinata a crescere “solo” nell’ordine del 10%. Rispetto ai trend di incremento registrati negli ultimi cinque anni, vicini al 40%, è una frenata evidente. La causa del previsto rallentamento? I dispositivi a tavoletta.

L’iPad e tutti i tablet Android in rampa di lancio nei prossimi mesi impatteranno sensibilmente sul mercato dei computer, ne cambieranno gli equilibri e faranno, come ampiamente previsto, una seconda illustre vittima. I netbook. Il fenomeno hi-tech di sole due stagioni fa, le cui vendite si stima non supereranno quota 25 milioni di unità nel 2011 (tornando ai livelli del 2009 o quasi), contro le previste circa 50 milioni di tavolette. I pc bonsai hanno avuto il loro momento di gloria: i vendor e con essi gli operatori del canale - carrier telco in testa – stanno puntando le proprie attenzioni sui tablet.

In questo settore Apple la farà da padrona ancora per un bel po’. Fra i concorrenti non sono pochi quelli che rischiano di doversi accontentare delle briciole. Samsung ha sicuramente grandi ambizioni ma è anche consapevole che dare battaglia all’iPad sarà un’impresa complicata, a meno che (ma non ci sono avvisaglie in tal senso) il produttore coreano cali da subito la forbice sui prezzi di listino del suo Galaxy Tab da 10,1 pollici (che dovrebbe costare nell’ordine dei 900 dollari). Motorola e Research in Motion, con i rispettivi Xoom e PlayBook, presentano di fatto lo stesso problema: hanno un buon prodotto, forse anche migliore per certi aspetti dell’iPad 2, ma devono trovare la formula ideale per portarlo sul mercato e convincere gli utenti anche con un dovuto corredo di applicazioni e servizi per il business.

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Ci sarà quindi posto per tutti? Troppo presto per dirlo, un primo bilancio lo si potrà fare alla fine di quest’anno, quando l’industria mobile avrà digerito l’abbuffata di nuove tavolette androidi pronte ad invadere i cataloghi dei carrier e le grandi catene di elettronica di consumo. E Microsoft, forse avrà finalmente rivelato il suo sistema operativo ad hoc per i tablet, probabilmente una versione ad hoc di Windows 8. La torta servita in tavola è ricca ma è difficile che tutte le aziende scese baldanzose in questa arena potranno alzarsi dalla sedia sazie. E, soprattutto, con i conti in ordine.


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