06/07/2018 di Redazione

Ia, Big Data, multicloud: tre percorsi di sviluppo per Qlik

Mantenendo le promesse fatte nell’ultimo anno, il fornitore di Bi self-service ha iniziato a concretizzare una roadmap destinata a completarsi per tappe.

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Più o meno un anno fa, Qlik aveva presentato le proprie ambizioni di medio-lungo termine in materia di funzioni cloud avanzate, intelligenza artificiale, Big Data e visualizzazione. L’ultima versione di Qliksense Enterprise, appena presentata, concretizza buona parte di quelle promesse. Di particolare rilevanza appare la possibilità di pubblicare dati ricavati da applicativi Bi verso diversi sistemi cloud: “Intendiamo rimanere agnostici rispetto al luogo in cui la soluzione viene ospitata, che si tratti della nostra infrastruttura cloud, di quelle di Amazon o Microsoft, del sito del cliente o altro”, precisa Francesco del Vecchio, Vp Emea sales engineers di Qlik. “Per dar corpo alla nostra strategia multicloud, abbiamo adattato l’architettura all’utilizzo dei container e reso illimitata la scalabilità orizzontale, in modo da consentire di attivare o disattivare server anche in pochi secondi”.

Qliksense Enterprise farà anche leva su funzionalità di intelligenza aumentata, dove Ia e apprendimento automatico vengono applicati alle attività di analisi e visualizzazione dei dati. Inoltre, se già nella versione dell’aprile scorso era presenta una funzione di raccomandazione di grafici, ora è stato aggiunto il nuovo strumento Insight Advisor, che consente di isolare informazioni-chiave dentro set di dati. Altre innovazioni in questa direzione arriveranno con il nuovo rilascio previsto per settembre.

Un’evoluzione già prevista riguarda Big Data Discovery, strumento che, di fatto, porta il motore analitico dove risiede il dato: “Siamo convinti che i migliori risultati si ottengano combinando le capacità umane con quelle della tecnologia”, commenta Del Vecchio. “Appare ormai chiaro che concetti come quello del data lake abbiano fallito e sia di gran lunga più logico portare sul dato la capacità computazionale e non l’inverso”.

 

Francesco Del Vecchio, Vp Emea Sales engineers di Qlik

 

Strategie e go-to-market: il rinnovamento è in corso

Dal punto di vista strategico, Qlik ha affrontato un processo di riorganizzazione seguito all’arrivo, a inizio anno, del nuovo Ceo Mike Capone e all’acquisizione da parte del fondo Thoma Bravo del 2016. Nella prima parte di quest’anno, si è completata una rifocalizzazione della società sulle aziende di maggiori dimensioni, facendo spazio ai partner per le fasce sottostanti del mercato.

Siamo nati quando ancora occorreva spiegare la gestione dinamica del dato”, racconta Del Vecchio, “mentre oggi siamo andati avanti e i partner sono in grado di seguire le esigenze soprattutto del midmarket con la dovuta competenza. Noi abbiamo concentrato le risorse laddove servono di più e dove ormai gli analytics sono incorporati nei processi aziendali, arrivando a fungere da consulenti nella gestione dei dati”.

La società continua a puntare sugli elementi che hanno caratterizzato il suo successo negli anni, a cominciare dalla semplicità d’uso, ribadita dalla condivisione della medesima interfaccia fra Qliksense Enterprise in tutte le versioni, a partire da quella per desktop. Sul mercato forte della media impresa, la strada del cloud è quella destinata a fornire le migliori opportunità, mentre nel mondo delle grandi aziende si punta di più sulle funzionalità di intelligenza aumentata, “ma senza essere invasivi”, conclude Del Vecchio. “Ci vorrà del tempo per far scoprire cosa si può fare con il linguaggio naturale, quindi noi non facciamo pressione e non giriamo la faccia rispetto a chi è indietro sulla cultura del dato. Di fatto, già nella versione desktop sono presenti tutte le funzionalità più evolute, ma rimangono nascoste finché l’azienda non decide di utilizzarle”.

 

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