15/01/2014 di Redazione

Ibm ancora numero uno nei brevetti made in Usa

Per il ventunesimo anno consecutivo, l’azienda si conferma la prima creatrice di tecnologie nuove negli Stati Uniti con 6.809 brevetti depositati nel corso del 2013. Protagonisti Big Data, cloud computing e analytics. Seguono Samsung e Canon.

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Nel regno dei brevetti, lo scettro è ancora saldamente in mano a Ibm. Lo è se non altro in terra statunitense, dove Big Blue ha conquistato per il ventunesimo anno consecutivo il primo posto nella classifica delle aziende più prolifiche di nuove tecnologie depositate. Nel corso del 2013, addirittura, ha superato i livelli degli anni precedenti arrivando a ottenere 6.809 brevetti, che coprono anche aree quali i Big Data, il cloud computing e gli analytics.


Ibm ha sottolineato come queste invenzioni contribuiranno a promuovere anche Watson e il cognitive computing, da sempre un tema caro alla compagnia e prestato sia al mondo del business, sia a quello della ricerca scientifica. Il numero dei brevetti conseguiti da Ibm lo scorso anno ha superato quello combinato di Amazon, Google, Emc, HP, Intel, Oracle/SUN e Symantec, ed è frutto del lavoro di 8mila collaboratori operativi negli States e in altri 41 Paesi nel mondo.

Dopo Ibm, le aziende più prolifiche di invenzioni approvate  dallo United States Patent and Trademark Office sono Samsung (4.676 brevetti ottenuti nel 2013), Canon (3.825), Sony (3.098), Microsoft (2.660), Panasonic (2.601), Toshiba (2.416), Hon Hai (meglio conosciuta come Foxconn, 2.279), Qualcomm (2.103) ed LG Electronics (1.947).

“Siamo orgogliosi del riconoscimento di questa leadership”, ha commentato spiega Bernie Meyerson, Ibm Fellow e vice presidente della divisione Innovation, “ma i brevetti sono solo uno degli indicatori dell’innovazione. Altrettanto importante è quanto le nostre invenzioni aiutano le aziende e la società a risolvere loro problemi. Inoltre, l’ampia gamma di invenzioni che questi brevetti rappresentano sottolinea la necessità di un sistema brevettuale che promuova e sostenga, in modo equo e imparziale, l’innovazione in tutti i campi tecnici”.

Ecco una selezione di quelle che Ibm considera le sue idee più significative, diventate tecnologie proprietarie nel corso del 2013:

Brevetto USA n. 8.510.296 - Stima della confidenza nel tipo di risposta lessicale (Lexical Answer Type, LAT) e applicazione – Consente a Ibm Watson di valutare in modo più accurato le domande poste in linguaggio naturale e di stabilire la fiducia nell’accuratezza delle potenziali risposte. Proprio di recente Big Blue ha costituito il Watson Group, una nuova business unit che sfrutterà competenze eterogenee nell’area del software, dei servizi, della ricerca, per promuovere lo sviluppo e la diffusione di una nuova classe di app nell’area del cognitive computing abilitate per il “cervellone” di Ibm.

Brevetto USA n. 8.515.885 - Rete neurale spiking (SNN) neuromorfa e sinaptronica con pesi sinaptici appresi mediante simulazione – Descrive le possibilità di realizzare computer rivoluzionari ispirati al cervello, che gettano le basi per una nuova generazione di sistemi cognitivi attraverso una progettazione che sfrutta sinergicamente potenzialità di hardware e software. Nell’ambito del progetto SyNAPSE (Systems of Neuromorphic Adaptive Plastic Scalable Electronics), finanziato dalla Darpa, Ibm sta sviluppando un’architettura di chip che tende a emulare le capacità cognitive del cervello umano, eguagliandone l’efficienza in termini di energia e volume.

Brevetto USA n. 8.422.686- Validazione automatizzata ed esecuzione di chiave crittografica e rilascio e distribuzione di certificato – Automatizza il ciclo di vita delle chiavi crittografiche utilizzate per la codifica e la protezione dei dati, dalla loro creazione e rilascio alla cancellazione, e può migliorare la sicurezza per le applicazioni di cloud computing.

Brevetto USA n. 8.352.953 - Dynamically Provisioning Virtual Machines – Risolve il problema del “vicino rumoroso” (noisy neighbor), che riduce la disponibilità di sistemi online limitandone la banda di rete usufruibile quando si trovano ad affrontare picchi imprevisti della domanda in un ambiente cloud condiviso altri siti Web, come accade tipicamente a rivenditori online o siti d’aste.

Brevetto USA n. 8.387.065 - Creazione di dati popcount speculativi – Descrive un approccio per i Big data e l’analytics in cui una piccola regione o popolazione di dati analizzati (nota come popcount) viene contata, ordinata e analizzata in modo speculativo in tempo reale per rilevare trend o valori anomali (outlier). L’idea si basa su una premessa controintuitiva: che l’analisi dei Big data sia di piccole dimensioni. Il metodo migliora le prestazioni di analisi dei dati, riduce le risorse di processore necessarie per analizzare i dati e si basa sulle moderne teorie dei grafi. Incorporato nei processori Power (presenti all’interno di Watson e dei server Power Systems) il popcount speculativo promuove la crittoanalisi, la correzione degli errori in tempo reale per i dati in streaming e l’era del cognitive computing.

Brevetto USA n. 8.423.339 - Analisi visuale di un processo di ”protein folding” – Descrive un metodo per scoprire e visualizzare modelli comuni nella simulazione del protein folding, il meccanismo in base al quale le proteine conseguono la loro struttura tridimensionale: aiuta a comprendere tale processo e può favorire la scoperta di nuovi farmaci.

Brevetto USA n. 8.572.274 - Stima dei dati sottoposti a load shedding in applicazione di database in streaming – Descrive una tecnica che affronta la sfida di analizzare gli ingorghi di traffico dei Big data in streaming in tempo reale, attraverso l’eliminazione o la riduzione del pool di dati, senza compromettere l’accuratezza delle informazioni.

Brevetto USA n. 8.402.041 - Analisi delle conversazioni storiche in relazione alla comunicazione attuale – Utilizza l’analytics dei Big data per stabilire relazioni tra le conversazioni elettroniche (sociali o aziendali) passate e future che hanno attributi simili, e per fornire risultati pertinenti in tempo reale.

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