11/04/2012 di Redazione

IBM brevetta il pavimento tecnologico salvavita

Una nuova tecnologia brevettata da Big Blue consente di rilevare forma e peso degli oggetti a contatto con il suolo, capire se si tratta di corpi umani e monitorarne lo stato di salute per allertare eventualmente il servizio sanitario. Tutto si basa su se

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IBM ha realizzato una tecnologia che individua le forme e il peso degli oggetti a contatto con il suolo per migliorare la sicurezza domestica e fornire supporto medico in caso di problemi. Il brevetto depositato da Big Blue "utilizza un sistema elettronico multitouch applicato al pavimento, basato su numerosi sensori che sono in grado di identificare le forme" degli oggetti.

Lo schema allegato al brevetto di IBM

Fra le applicazioni pensate da IBM c'è al primo posto la sorveglianza intelligente, che consentirebbe un abbassamento del numero di falsi allarmi rispetto ai sistemi di sorveglianza attuali e l'introduzione del monitoraggio medico attivo. Il sistema è infatti in grado di identificare una persona prona sul pavimento. Oltre tutto, sempre al suolo possono essere installati cardiofrequenzimetri o dispositivi simili per monitorare lo stato di salute corrente della persona a terra e dedurre informazioni relative allo stato di salute sufficienti per stabilire se il soggetto a terra necessita di assistenza medica.

Ovviamente il sistema di connessione alla linea telefonica avvierà le telefonate necessarie per chiedere aiuto ai familiari o direttamente al servizio sanitario. È interessante vedere come le tecnologie moderne che usiamo già ogni giorno, come per esempio le superfici multitouch e i sensori di movimento presenti su tablet e smartphone, in realtà possano essere applicati profittevolmente anche nella vita quotidiana con vantaggi interessanti. 

Del resto già oggi il settore dell'information technology ha permesso a moltissime persone di beneficiare di tecnologie di cui non conoscono nemmeno l'esistenza. In pochi sanno cosa c'è dentro a un telefono o a un computer portatile, eppure vengono usati dalla maggior parte delle persone senza alcun problema. Per non parlare dei sensori di gioco delle console o di tutta una serie di brevetti che le aziende tecnologiche hanno registrato e messo in pratica per i loro dispositivi, ma che possono essere riciclati in decine di modi al di fuori del settore hi-tech, e magari rendersi ancora più utili di quanto pensassero i progettisti.

A questo punto non resta che attendere che IBM concretizzi il suo proposito, sperando che sia proposto a un prezzo accessibile.


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