03/11/2012 di Redazione

IBM iscrive Watson alla facoltà di medicina

Watson indosserà il camice bianco. IBM ha annunciato l'intenzione di far seguire al supercomputer il corso di laurea in medicina del Cleveland Clinic Lerner College of Medicine della Case Western Reserve University per fargli apprendere più velocemente le

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IBM ha annunciato un progetto in collaborazione con la Cleveland Clinic per iscrivere Watson alla facoltà di medicina presso il Cleveland Clinic Lerner College of Medicine della Case Western Reserve University. L'obiettivo è quello di far progredire le competenze mediche del sistema per potenziare le funzionalità della tecnologia di Deep Question Answering di Watson in campo medico.

Il team di ricercatori IBM lavorerà a stretto contatto con i docenti e gli esperti della Cleveland Clinic e il computer assisterà medici, infermieri e studenti di medicina in modo da estrarre conoscenze sepolte in montagne di informazioni, usando la sua capacità di interpretazione del linguaggio umano e di conversione delle nozioni in dati.

IBM Watson

L'idea di base di IBM è che è più facile seguire un approccio di questo tipo piuttosto che tentare di memorizzare ogni elemento contenuto nei libri di testo e nelle riviste mediche: un compito ormai considerato impossibile. Gli studenti stessi imparano da casi specifici di pazienti, analizzandoli, elaborando ipotesi e collegando le evidenze contenute nei materiali bibliografici e nelle riviste più recenti.

Questo processo, in cui si considerano diversi fattori medici e si scoprono e comprovano ipotesi di soluzioni valutando grandi volumi di dati, rispecchia le funzionalità chiave della tecnologia Watson. Per questo motivo gli studenti interagiranno con Watson sui casi più impegnativi, nell'ambito di un piano di apprendimento basato su problemi e simulazioni cliniche reali.

Per contro gli studenti di medicina potranno beneficiare di un'applicazione di apprendimento collaborativo creata sulla tecnologia di Watson, che li aiuterà a navigare tra i contenuti più
recenti, a considerare svariate ipotesi e a trovare evidenze chiave a sostegno di potenziali risposte, diagnosi e opzioni di trattamento.

In sostanza, gli studenti e Watson trarranno vantaggio dai reciproci punti di forza e competenze, sia per imparare sia per migliorare la loro performance collaborativa.

Watson è un piccolo genio

L'altro vantaggio che gli scienziati sperano di trarre da questo esperimento è quello di realizzare in futuro un'applicazione basata sulla tecnologia Watson per dotare l'équipe di
assistenza di un importante strumento decisionale
. I "caregiver" potranno sfruttare Watson per elaborare una cartella clinica elettronica (Electronic Medical Record, EMR), sulla base di
un'approfondita comprensione semantica del contenuto all’interno della cartella e della tipica serie di domande a cui i caregiver devono rispondere nel considerare il caso di un paziente.

"Ogni giorno medici e scienziati in tutto il mondo aggiungono informazioni a quella che si può definire una biblioteca medica globale in continua espansione" ha spiegato il Dr. C. Martin Harris, amministratore delegato della Cleveland Clinic. "La collaborazione della
Cleveland Clinic con IBM è entusiasmante  perché ci offre l'opportunità di insegnare a Watson a pensare in modi che possono renderlo uno strumento potente per la medicina. Una tecnologia come questa ci consentirà di sfruttare tale biblioteca medica per migliorare la salute dei pazienti, trovando al contempo modi nuovi per affrontare le attuali sfide della Sanità".


Attraverso l’utilizzo di risorse mediche, simulazioni e scenari clinici reali, Watson apprenderà la medicina d’avanguardia bilanciandola con la medicina basata sulle evidenze e contribuirà ad ottenere migliori risultati utilizzando vari insiemi di dati, come per esempio le domande tratte dall’esame statunitense di abilitazione alla professione medica, lo USMLE (United States Medical Licensing Exam).

Si tratta chiaramente di passare dalla memorizzazione al pensiero critico e in questo contesto i medici si affideranno sempre più a potenti strumenti di rilevamento e analisi del linguaggio, come Watson, per valutare i casi clinici, trovare e classificare le evidenze, razionalizzare accuratamente le decisioni. I medici si affideranno alla loro esperienza e alle capacità di pensiero critico per leggere le evidenze ed esprimere il giudizio finale.

"La pratica della medicina sta cambiando e con lei dovrebbe cambiare la modalità di apprendimento degli studenti. Gli scenari dei casi clinici dovrebbero fare affidamento sulla capacità delle persone di trovare e applicare rapidamente le conoscenze più pertinenti. Trovare
e valutare percorsi eterogenei attraverso la letteratura medica è necessario per scoprire e classificare le evidenze a sostegno di potenziali diagnosi e opzioni di trattamento", ha concluso il Dr. David Ferrucci, IBM Fellow e Principal Investigator del progetto Watson.

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