10/04/2015 di Redazione

Idc: mercato Pc ai minimi storici, ma Windows 10 lo salverà

nel primo trimestre di quest’anno le consegne di desktop, laptop e ultrabook su scala globale hanno toccato il punto più basso dal 2009, relativamente al primo quarter, calando anche del 6,7% rispetto al 2014. Il rilascio del nuovo sistema operativo di Mi

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L’illusione è durata poco: il mercato dei Pc, che a fine 2014 sembrava aver cominciato una lenta risalita, oggi è ai suoi minimi storici dal 2009. La doccia fredda – per produttori di hardware, chip e software dei sistemi operativi – arriva da Idc, secondo cui nel primo trimestre di quest’anno le consegne di personal computer sono calate del 6,7% rispetto al pari periodo del 2014, con 68,5 milioni di terminali distribuiti. E si tratta, appunto, del volume più basso per il quarter iniziale dell’anno, registrato dal 2009 a oggi.

I motivi? Sullo sfondo rimangono quelli ormai noti da un paio di anni: crisi economica, scarsi budget aziendali da dedicare agli aggiornamenti tecnologici e, nel mondo consumer, la parziale sostituzione del classico Pc con tablet e phablet. Ma ci sono anche ragioni più contingenti (che in parte possono lasciare speranza per il futuro) ovvero il periodo di attesa che precede il lancio di Windows 10. Dopo l’ondata di nuovi acquisti seguita alla fine del supporto di Windows Xp, lo scorso aprile, molte aziende e comuni utenti sono stati costretti ad aggiornarsi a Seven o a Windows 8 e 8.1, in qualche caso acquistando anche un nuovo dispositivo.

 

I numeri di Idc per il primo trimestre (clicca per ingrandire)

 

Chi non lo avesse fatto potrà approfittare della prossima grande novità in casa Microsoft, attesa nei mesi estivi. “Il prossimo lancio di Windows 10”, ha commentato l’analista di Idc Rajani Singh, “consoliderà le caratteristiche migliori di Windows 7 e 8.1. Oltre a essere proposto come aggiornamento gratuito per un anno dal lancio, Windows 10 dovrebbe avere un effetto positivo perché esiste una domanda ancora inespressa di sostituzione dei vecchi Pc. Se anche parte della base installata (di Windows, ndr) sostituirà i propri sistemi, nel complesso il tasso di crescita rimarrà superiore allo zero per il resto dell’anno”.

Da qui, insomma, non si può che risalire. Va detto comunque che i conteggi di Idc includono nella definizione di “personal computer” i sistemi desktop, i laptop classici, le workstation e gli ultrabook, ma non i tablet (categoria che sempre più sta contaminando e si sta facendo contaminare da quella dei Pc). La stima del calo del 6,7% è di poco più pessimistica rispetto a quella di Gartner, che ha invece quantificato in 71,1 milioni di unità le vendite del primo trimestre e in un -5,2% la contrazione rispetto all’anno precedente. Numeri a parte, la sostanza rimane la medesima giacché anche Gartner pensa che il declino non sia “necessariamente un segno che le vendite di Pc rimarranno fiacche nel lungo periodo”, come spiegato dall’analista Mikako Kitagawa.

 

 

Entrambe le società di ricerca concordano sul primato di Lenovo, confermatosi marchio numero uno del mercato anche nell’ultimo trimestre. Secondo Idc, la società cinese ha venduto 13,39 milioni di terminali, il 3,4% in più rispetto al primo quarter del 2014, e detiene una fetta del 19,6%. Seguono Hp (12,99 milioni di unità, +3,3%), Dell (9,24 milioni di Pc, in calo del 6,3%) e Acer (4,84 milioni di unità distribuite, in calo del 7%).
 

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