Apple potrebbe dover rinunciare alla proprietà escluvia del pich to zoom e di altre funzioni touchscreen multitouch che le sono valse tante vittorie contro i concorrenti in tribunali. Lo United States Patent and Trademark Office ha infatti annullato il brevetto numero 7.749.949, meglio conosciuto come brevetto di Steve Jobs. Si tratta di un patent collettivo che è relativo a un "dispositivo touchscreen, i modi, e l'interfaccia utente grafica per determinare i comandi applicando sistemi euristici". In sostanza definisce il multitouch e le azioni ad esso correlate.
Fra le funzioni coperte dal brevetto 949 c'è il cosidetto "pinch to zoom"
L'ufficio statunitense l'ha momentaneamente annullato e ora procederà con tutto l'iter di verifica che deve essere messo in atto quando una o più aziende depositano una rischiesta di riesame. Al momento i nomi dei querelanti non sono noti, ma in molti stanno già facendo congetture contro i concorrenti più infatiditi dalle denunce di Apple, come Samsung e Google.
Anche nel 2010 fu recapitata all'USPTO una richiesta analoga, che però non ebbe corso. Come precisa Florian Mueller su Foss Patent l'invalidazione non è definitiva, e alla fine della procedura di verifiche il caso potrebbe anche sfociare in un nulla di fatto.
Da notare che il provvedimento segue a breve un altro analogo in cui l'USPTO ha messo fuori gioco il brevetto sul Rubber-banding, ossia l'effetto a elastico degli elenchi di contenuti che scorrono verso l'alto o il basso. È proprio grazie a questo brevetto che Apple aveva ottenuto in Germania il blocco temporaneo delle vendite per i prodotti Motorola Milestone XT720, Defy, Atrix e Xoom.
Denominatore comune a entrambe le decisioni sarebbe l'esistenza di casi di prior art, ossia di sistemi analoghi di uso del display touch a tocco multiplo, che magari erano meno popolari però esistevano già prima della nascita dell'iPhone. Se il primo giudizio dovesse essere riconfermato per Apple si tratterebbe senza dubbio di un colpo basso, perché rischierebbero di andare all'aria molte cause ancora aperte.
Per questo Mueller ricorda di non sottovalutare le indagini dell'ufficio brevetti statunitense. D'altro canto però è da precisare che Apple ha al suo attivo centinaia di brevetti che riguardano l'interfaccia, e non sarà di certo il 949 da solo a farla andare in crisi.
Cupertino al fianco di Mountain View per i brevetti di Kodak
In attesa di buone nuove in materia, Apple ha intanto messo sul tavolo - a braccetto con Google - un'offerta da oltre 500 milioni di dollari per acquistare i brevetti di Eastman Kodak. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg citando fonti vicine al dossier mentre nessun commento è sortito dalle tre società.
I due colossi californiani si sono mossi insieme dopo essersi sfidati quest'estate guidando due consorzi separati per acquistare i 1.100 brevetti della società icona della fotografia, oggi in stato di fallimento e che punta ad uscire dalla bancarotta nella prima metà del 2013.