05/06/2012 di Redazione

Il Byod visto da Alcatel Lucent fa rima con personal cloud

La divisione enterprise della società francese scommette sul fenomeno della consumerizzazione dell’IT ed esorta le aziende a viverlo come un’opportunità di crescita. Le soluzioni per rendere smartphone e tablet personali degli strumenti di produttività az

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Utilizzare dispositivi personali sul posto di lavoro: è il paradigma da cui è nato un acronimo, Byod - Bring Your Own Device, che sta diventando sempre più popolare (troppo velocemente forse) fra i vendor di tecnologia. Tanto che alcuni, e nella fattispecie Alcatel-Lucent Enterprise, ha giocato sulle stesso acronimo per coniare il motto “Build Your Own Destiny” e rivolgerlo alle aziende per solleticarne l’attenzione circa la possibilità trasformare la sfida della consumerizzazione dell’IT (così Gartner battezzò il fenomeno qualche anno fa) in un’opportunità di crescita
Secondo Moreno Ciboldi, Vice Presidente e Sales Leader per l'area South Europe della divisioen Enterprise dell’azienda francese, “quello che sta avvenendo oggi è una transizione verso una nuova era: il pc non è più l’elemento fondamentale perché gli utenti vogliono utilizzare diversi device per operare all’interno della propria organizzazione. È la consumerizzazione dell’It, che si basa su tre capisaldi: la distribuzione su larga scala di device mobili intelligenti come smartphone e tablet, l’accresciuta consapevolezza delle funzionalità di questi device da parte degli utenti, la diffusione di piattaforme per l’accesso alle applicazioni in the cloud”.

Il messaggio è chiaro, anche se non arriva da un manager di Apple. “È la fine dell’era del pc – spiega infatti Ciboldi - e l’inizio dell’era del personal cloud, il cui paradigma è come e perché utilizzo il device e non il device in sé, e dove le persone centreranno la loro vita digitale".

E si parla di personal cloud, "un insieme di applicazioni, destinazioni Web e servizi accessibili ovunque e in qualsiasi momento. Che l’utente - prosegue il manager - si confeziona in modo del tutto funzionale alle proprie esigenze e lo trasferisce dal privato alla sfera professionale: è il concetto del Byod, del Bring your own device”.

Il concetto è chiaro, meno (perlomeno a una buona parte delle aziende) le modalità attraverso le quali portarlo in azienda e farlo fruttare generando vantaggi in fatto di efficienza, produttività e cost saving.

“Dentro le aziende – questo il pensiero di Ciboldi - questa trasformazione implica dei cambiamenti dal punto di vista dell’IT, e più precisamente una gestione più strutturata della banda, un piano di copertura della rete wireless adeguata, la definizione policy di accesso ad hoc per la sicurezza dei dati. Problemi di integrazione? No. Il device è solo un sintomo, la rivoluzione Byod non si può fermare e non ci si deve opporre. Occorre, da parte delle aziende, giocare d’anticipo”.

Come? Dal punto di vista di Alcatel Lucent Enterprise la ricetta è pronta a catalogo da qualche mese: e cioè un’offerta di prodotto che Ciboldi assicura essere mirata alla gestione del fenomeno Byod: Lan switch intelligenti e concepiti nell’ambito dell’architettura Application Fluent Network, capaci di indirizzare le risorse in funzione delle nuove esigenze operative, applicazioni e piattaforme, leggi Open Touch Communications Suite, capaci di trasformare il device personale, a cominciare dall’iPad, in uno strumento di collaborazione aziendale vero e proprio.

L’Unified Communication evolve nel segno dei tablet
Il valore aggiunto da pescare nel Byod cui fa riferimento il produttore ha nel software OpenTouch Conversation (disponibile da questo mese per iPad e per reti Wi-Fi e 3G e in futuro anche per apparecchi mobili Windows, Android e BlackBerry) un esempio emblematico: passare da un servizio di comunicazione aziendale ad un altro – instant messaging, condivisione dati, video conferenze su pc, telefonate – senza interrompere le attività in corso è nella visione di Alcatel sinonimo di maggiore produttività legata all’uso di smartphone e tablet personali.

Marco Pasculli, Enterprise Regional Director Central Mediterranean Countries di Alcatel Lucent Enterprise


Marco Pasculli, Enterprise Regional Director Central Mediterranean Countries della società francese, ha spiegato in proposito a IctBusiness come quella dell’Unified Communication sia “una tematica ben digerita dagli IT manager e dalle aziende medio grandi italiane” rimarcando come a un livello di adozione che non supera il 50% fa eco la grande familiarità con strumenti consumer come Skype.

L’approccio verso la consumerizzazione è dfficile da pensare universale ma deve essere quindi “personalizzato in funzione del settore di attività dell’azienda e del tipo di applicazione utilizzata”; precisato questo aspetto, Pasculli ha anche ammesso come ad oggi i casi reali di adozione dell’Unifed Communication and Collaboration su device personali sono ancora limiati perché “il fenomeno è ancora in una fase di rodaggio e necessariamente legato alla componente infrastrutturale e al timore, da parte di alcuni IT manager, di perdere il controllo dei dati e dei sistemi aziendali”.

Perché, quindi, le aziende dovrebbe puntare sul Byod e non temerlo? “Perché – secondo il manager di Alcatel – le applicazioni di business distribuite sui device personali in modo sicuro e organizzato possono dare grandi benefici e le best practice in tal senso non mancano di certo. C’è una questione legata alla piattaforma? Oggi l’orientamento è più su Apple iOs che non su Android e c’è molta attesa per i prodotti mobili Windows 8”.

E i costi, parametro che alla lunga risulta essere decisivo per sbloccare gli investimenti in nuovi progetti, tanto più in una fase (prolungata) di restrizione dei budget di spesa? Nel caso della soluzione Open Touch Conversation non parliamo di cifre astronomiche, e precisamene di qualche centinaio di euro per utente per la licenza del software e la quota relativa alla componente infrastrutturale.

A breve Alcatel lancerà un servizio che permetterà alle aziende sue clienti di accedere a determinate applicazioni nella cloud e di conseguenza i costi per soluzioni come quella di cui sopra dovrebbero ulteriormente scendere. Almeno questa è la speranza dei vendor che hanno issato il Byod a nuovo paradigma di marketing per convincere le aziende ad aprire i portafogli.

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