Le criptovalute passano anche dagli smartphone. O, almeno per ora, da uno smartphone in particolare. Si chiama Finney il nuovo dispositivo ideato dalla startup anglo-svizzera Sirin Labs, già nota alle cronache hi-tech per aver lanciato nel 2016 il cellulare da 16mila euro Solarin. Un device open source ad altissima sicurezza e progettato in modo specifico per funzionare con la tecnologia blockchain, quel registro distribuito che ha contribuito al successo delle criptovalute, Bitcoin in primis. Secondo i creatori di Finney, così chiamato in onore di Hal Finney, uno degli sviluppatori dell’algoritmo Pretty Good Privacy (Pgp) e pioniere dei Bitcoin, il telefono è talmente sicuro da riuscire a gestire senza problemi le transazioni effettuate con le criptovalute. L’obiettivo di Sirin Labs è quello di implementare una rete blockchain indipendente basata su Iota e sul protocollo Tangle.
Iota è un token crittografico di nuova generazione, leggero e nato per essere utilizzato nell'Internet of Things, con lo scopo di facilitare le microtransazioni sui dispositivi connessi alla rete. In futuro, secondo gli sviluppatori del token, i device “dovranno essere in grado di scambiare tra loro minuscole quantità di denaro, in modo immediato e possibilmente senza costringere i produttori a scendere a compromessi nel design e nella dotazione hardware. Proprio per questo scopo è stato concepito Iota, che rimane però adatto anche a qualsiasi altro scenario in cui ci sia necessità di gestire microtransazioni”.
“Per raggiungere questo obiettivo, al momento della progettazione di Iota si è scelto di prendere le distanze dalle criptovalute basate su blockchain. Pur mantenendo la visione legata a un consenso distribuito, è risultato necessario un approccio diverso per rendere il network scalabile nell'ambito di un ecosistema IoT”, si legge sul sito di IotaItalia. Il risultato di questa sperimentazione è il protocollo Tangle.
La peculiarità di Tangle è che le transazioni vengono processate in parallelo, il che permette a Iota di scalare in maniera direttamente proporzionale alla crescita della rete. Non sono previsti né il mining di valuta né i blocchi e le transazioni del Tangle vengono confermate in maniera asincrona. Tornando al network di Finney, va detto che utilizzerà i token proprietari Srn (Sirin Labs Token) come valuta predefinita. Soltanto i possessori di queste “monete” potranno acquistare lo smartphone.

Lo smartphone Solarin di Sirin Labs da 16mila euro
Il cellulare costerà circa mille dollari e l’azienda ha intenzione di lanciare una campagna di crowdsale, avviando una Ico (initial coin offering) per finanziarsi. L’iniziativa dovrebbe partire a ottobre. Chi deciderà di comprare il dispositivo avrà inoltre fra le mani un prodotto con 256 GB di memoria interna, fotocamera da 16 megapixel e un ricco set di funzionalità di sicurezza basate su Shield Os, un fork di Android: da un sistema di prevenzione delle intrusioni fondato sull’analisi dei comportanti, a una soluzione blockchain per impedire la manomissione della piattaforma.