06/11/2017 di Redazione

Il cloud di Microsoft vola sul vento olandese

L’azienda alimenterà i propri data center dei Paesi Bassi con energia eolica, in parte acquistata da un nuovo impianto nei pressi di Amsterdam. Nel frattempo il colosso di Redmond vuole triplicare la capacità di calcolo di Azure in Cina.

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Microsoft si affida ai “mulini a vento” olandesi per alimentare i propri data center. L’azienda di Redmond ha deciso di acquistare la totalità dell’energia che verrà prodotta da una centrale eolica già esistente e sita sul polder di Wieringermeer, non distante da Amsterdam. L’impianto da 180 MW verrà ampliato e gestito da Nuon, sussidiaria locale del colosso dell’energia svedese Vattenfall. La struttura garantirà a Microsoft l’approvvigionamento energetico necessario ad alimentare tutti i suoi data center dislocati nei Paesi Bassi. La centrale eolica dovrebbe diventare pienamente operativa nel 2019 e sarà costituita da un centinaio di pale eoliche. Una volta completato, il sito sarà uno dei più grandi del Paese sulla terraferma. L’energia generata dalle turbine verrà incanalata direttamente nelle sale macchine di Microsoft situate nei dintorni di Amsterdam, contribuendo così a realizzare il progetto green di Redmond.

L’azienda punta a generare il 50 per cento della propria energia da fonti rinnovabili entro la fine dell’anno prossimo. Il gruppo guidato da Satya Nadella non è l’unico gigante hi-tech a voler diventare più “verde”. Altri nomi come Apple e Facebook si stanno impegnando per ridurre le emissioni derivanti dai propri processi produttivi. La Mela già oggi impiega la totalità di energie rinnovabili per i propri data center, dato che scende al 96 per cento se si considerano gli uffici.

Il problema principale rimane però quello della supply chain, gestita per la maggior parte da terzi. Per questo Cupertino ha avviato un nuovo programma ecosostenibile nel 2015, con l’obiettivo di distribuire ai propri fornitori 4 gigawatt di energia pulita entro il 2020. Sette principali partner hanno già dichiarato di voler produrre i componenti destinati ai dispositivi Apple utilizzando solo fonti rinnovabili. Il traguardo è fissato per il 2018.

Tornando a Microsoft, oltre all’annuncio del deal siglato nei Paesi Bassi, la società ha fatto sapere che nei prossimi sei mesi la capacità di calcolo di Azure in Cina verrà triplicata. La presenza del gruppo di Redmond nel Dragone asiatico è garantita da una partnership con il provider 21Vianet. Annunciata nel 2013 e operativa dal 2014, la nuvola pubblica cinese di Microsoft è stata la prima infrastruttura di questo genere operata da una realtà straniera. Ad oggi può contare su mille partner in ambito cloud e su circa 80mila clienti enterprise.

 

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