31/08/2016 di Redazione

Il cloud ibrido è più facile da gestire con le novità di Vmware

Nel corso dell’annuale Vmworld di Las Vegas, l’azienda di Pat Gelsinger ha annunciato una serie di miglioramenti per Horizon e Workspace One, oltre a una nuova distribuzione di OpenStack e a una tecnologia che mette insieme la gestione delle identità e qu

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Semplificare la gestione dell’“ambiente di lavoro digitale”, o digital workspace che dir si voglia, è una delle nuove missioni di Vmware. Su questo tema vertono molti degli annunci snocciolati al Vmworld, l’annuale convention in corso in questi giorni a Las Vegas. Nella giornata inaugurale l’azienda ha ribadito la propria visione di cloud ibrido, presentando una nuova architettura (Cross-Cloud Architecture) con cui poter gestire, collegare e proteggere applicazioni e dati allocati in dispositivi fisici e nella nuvola, e annunciando una nuova collaborazione con Ibm. Sul palco di Las Vegas sono poi comparse altre novità riguardanti i software di virtualizzazione e le architetture Vdi, la gestione dei dispositivi e delle identità, i container di vSphere e una nuova distribuzione di OpenStack.

L’azienda ha ribadito come le nuove soluzioni e gli aggiornamenti siano diretti a migliorare il digital workspace, ovvero la facilità con cui si gestiscono gli ambienti fisici, virtuali e cloud e con cui si accede alle risorse digitali dall’ufficio o in mobilità. Con una nuova tecnologia di gestione unificata dagli endpoint, annunciata ieri, Vmware permette di combinare l’Enterprise Mobility Management (cioè la gestione dei dispositivi e app mobili aziendali) con il tradizionale Pc Lifecycle Management (gestione del ciclo di vita dei computer, il rilascio degli aggiornamenti e delle patch, la configurazione e il provisioning) su machine Windows 10. La soluzione sfrutta le tecnologie di Airwatch e Vmware Horizon, associate a strumenti di identity management. L’integrazione delle due “anime” – da un lato la gestione dell’identità, dall’altro il lifecycle management delle macchine – a detta di Vmware permette di ridurre i costi gestionali e di migliorare la sicurezza e l’usabilità.

Altre novità è l’aggiornamento di Vmware Horizon, la soluzione di Vdi (Virtual Desktop Infrastructure) dell’azienda appartenente a Emc Corporation. I miglioramenti riguardano innanzitutto le performance del protocollo Blast Extreme, che ora richiede meno larghezza di banda e supporta la tecnologia Riverbed; nella lista delle appliance “plug and play” validate per Horizon Air Hybrid Mode entrano ora modelli di Dell, Emc, Hitachi Data Systems e Qct.

 

Pat Gelsinger, amminsitratore delegato di Vmware, al Vmworld 2016


Non mancano miglioramenti anche per Workspace One, soluzione (disponibile on premise o attraverso il cloud) per la distribuzione e gestione delle applicazioni su dispositivi di vario tipo. Attraverso un nuovo Identity Manager, gli amministratori It possono ora in modo più rapido e automatico aggiungere o revocare l’accesso a risorse di Office 365, per esempio se un nuovo collaboratore entra in azienda oppure la abbandona. Sia gli aggiornamenti di Vmware Horizon, sia quelli di Workspace One diventeranno effettivi entro la fine di settembre.L’azienda ha poi annunciato Integrated OpenStack 3, l'ultima versione della distribuzione di OpenStack (basata su OpenStack Mitaka). Con essa, l’implementazione di infrastrutture cloud diventa più semplice ed è, inoltre, possibile utilizzare i carichi di lavoro Vmware vSphere esistenti in ambienti OpenStack.

Novità anche per Vmware vSphere Integrated Containers: si tratta di due funzionalità che permettono agli amministratori It di fornire ai team che si occupano di sviluppare le applicazioni un’interfaccia compatibile con Docker. Vmware vSphere Integrated Containers è, inoltre, ora disponibile come software open source ed è anche possibile registrarsi a un programma beta.

 

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