14/02/2013 di Redazione

Il futuro delle Pmi? Cloud, virtualizzazione e SaaS

Uno studio condotto da VMware a livello europeo mette in risalto ciò che maggiormente preoccupa il comparto informatico delle piccole e medie imprese. Ed evidenzia chiaramente quale sarà la strada che intraprenderanno per imboccare la via del rinnovamento

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Le Pmi europee, e quelle italiane in particolare, si trovano da qualche anno in difficoltà dovendosi confrontare con una crisi recessiva di mercato che non vede, per lo meno a breve, un’inversione di tendenza. Ma, per non venire travolte da questa situazione, sono costrette a imboccare la strada dell’innovazione, pur con risorse e budget limitati.  L’IT, dunque, è ai vertici delle loro preoccupazioni delle piccole e medie imprese, sia che si tratti del costo dell’infrastruttura tecnologica o di come la tecnologia può avere un impatto positivo sul loro business.



Una ricerca condotta da VMware a livello europeo alla fine del 2012 ha scattato in proposito una “fotografia” di quelle che sono le preoccupazioni delle Pmi. Lo studio ha preso in esame tre principali aree che hanno impatto sulle imprese: le sfide IT che devono affrontare, come l’IT può supportare la crescita del business e come vorrebbero migliorare la propria infrastruttura IT.
 
I risultati dell’indagine mettono in evidenza come le Pmi europee fanno i conti con la sfida di fare di più con le risorse esistenti ma, al tempo stesso, identificano chiaramente nella virtualizzazione, nel cloud e nelle soluzioni SaaS gli strumenti per far fronte a budget sempre più ridotti ed esigenze di business crescenti.

I costi dell’hardware 
I costi per l’hardware e la capacità di elaborazione sono due delle maggiori preoccupazioni per il 2013, registrando il 23% delle risposte delle Pmi europee; per l’Italia il dato è leggermente inferiore (22%). Questo si spiega considerando che la domanda nei sistemi IT è in costante crescita, soprattutto per quanto riguarda le piccole imprese che puntano a un’espansione rapida. Tendenza che però si scontra con budget ridotti.

Una delle possibilità, suggeriscono gli autori della ricerca, è puntare al consolidamento delle risorse IT esistenti, cercando di fare di più con quello che si ha a disposizione. Per esempio, dicono da VMware, ricorrendo alla virtualizzazione i server possono essere utilizzati a circa l’80% della propria capacità, anziché farli girare al 15% del proprio utilizzo. Questo consente anche alle aziende più piccole di ridurre i costi di mantenimento e funzionamento dell’IT. Comunque, come si vedrà in seguito, questo approccio è già nelle intenzioni delle Pmi.

Un altro aspetto che crea preoccupazione alle aziende sono le soluzioni di disaster recovery e business continuity (lo dichiara il 23% in Europa e il 33% in Italia); per molte Pmi, infatti, diverse di queste soluzioni sono fuori dalla loro portata a causa dei costi elevati. Anche in questo frangente, tuttavia, per le imprese che beneficiano della virtualizzazione il processo di disaster recovery può essere più semplice e cost effective.



Pianificazioni future
Per rispondere a un necessità di crescita nei piani di sviluppo delle Pmi le soluzioni di virtualizzazione dei server occupano una posizione preminente (39% in Europa, stesas percentuale in Italia). Il 30% invece (il 31% nel nostro Paese) ha invece dichiarato di valutare soluzioni di cloud computing e Software-as-a-Service come obiettivi cui fare riferimento per le proprie esigenze di business.

Lo studio ha indagato infine su cosa le aziende avrebbero cambiato nella loro dotazione IT potendo disporre di risorse illimitate. Il 23% (il 13% in Italia) ha risposto che si sarebbe indirizzato verso soluzioni per garantire che non ci siano interruzioni durante le migrazioni e gli aggiornamenti. Questo, a detta di VMWare, dimostra come le Pmi siano preoccupate dalla possibilità di downtime di nuove infrastrutture e sistemi IT e dell’impatto che questo può avere sui profitti. Nel nostro Paese la voce più consistente (30%) ha riguardato più in generale strumenti e tecnologie per l’innovazione del business.

Bullani di VmWare sicuro: in Italia si punta all’evoluzione tecnologica
“Anche in Italia, in un contesto economico complesso, le Pmi scelgono sempre più spesso un’impostazione orientata all’evoluzione tecnologica dei propri processi interni quale chiave di volta per assicurare un futuro dinamico e produttivo al proprio business”. La convinzione espressa a IctBusiness è di Alberto Bullani, Regional Manager VMware Italia, e si basa sulla sua esperienza concreta.



“Come mostra la ricerca – prosegue il manager - molte piccole e medie imprese italiane hanno già adottato la virtualizzazione dei server come parte integrante delle proprie strategie per favorire la competitività. I vantaggi sono stati chiaramente percepiti in termini di riduzione dei costi capitali, che sono quelli facilmente determinabili. Emerge chiaramente però la volontà delle Pmi di prevedere anche un’ulteriore estensione dei programmi di virtualizzazione per includere anche applicazioni business critical e aumentare l’efficienza, favorendo in questo modo un passaggio più rapido all’adozione del cloud computing come opportunità”.

“Il cloud – aggiunge Bullani - è una tecnologia che ormai non spaventa più e che sta prendendo sempre più piede. Molte aziende hanno già fatto una scelta in termini di adozione tecnologica e hanno valutato quindi i benefici offerti dal computing a nuvola a 360 gradi, quindi anche in termini di  ritorno sull’investimento”.

“Le Pmi italiane – conclude - hanno quindi recepito il messaggio e nel 2013 assisteremo a una crescita della domanda per il passaggio al cloud. Questo porterà a una nuova impostazione aziendale, più flessibile, agile e produttiva”.


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