22/09/2015 di Redazione

Il lunedì nero di Skype, servizio fuori uso per diverse ore

Il problema ha riguardato in particolar modo le applicazioni desktop e mobile, mentre sembrava funzionare la piattaforma via Web. Impossibile effettuare chiamate, in quanto gli utenti presenti in rubrica risultavano tutti offline. La situazione è poi torn

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Skype, il software di messaggistica istantanea e VoIp di Microsoft, ha passato un brutto lunedì: per diverse ore il servizio ha funzionato a singhiozzo e, in molti casi, non è stato possibile fare telefonate. Una volta effettuato l’accesso tramite le applicazioni desktop e mobile (tramite Web sembrava tutto ok), i contatti presenti in rubrica venivano mostrati offline, rendendo così impossibile la comunicazione. Ovviamente, si trattava di un errore in quanto gli altri utenti erano effettivamente collegati. La divisione Skype di Microsoft ha confermato il problema, sia sulla pagina dedicata allo stato del servizio, che tramite Twitter. Non sono note le cause dell’interruzione, ma probabilmente per i tecnici di Redmond non è stata una passeggiata: spulciando i vari tweet circolati ieri, sembra che la piattaforma sia rimasta in balia delle divinità cattive dell’informatica praticamente per sette-otto ore.

L’ultimo aggiornamento sul portale Heartbeat di Skype è di ieri sera alle 00.53 ora italiana, con cui i responsabili del servizio hanno comunicato il ripristino totale dei sistemi, senza però entrare nei dettagli. Il software di messaggistica di Microsoft ha subito l’ultima interruzione di rilievo il 6 luglio scorso, quando diverse componenti del programma, tra cui Payments, Skype for Web, Sign-In e New Logins sono andate in crash, paralizzando quindi le attività degli utenti che, come ieri, non sono più riusciti a mettersi in contatto con amici, colleghi e familiari.

I problemi di Skype seguono a ruota le grane che hanno funestato Amazon Web Services domenica scorsa. Criticità, volendo, ancora più gravi, in quanto sulla piattaforma cloud di Amazon fanno affidamento numerose aziende per l’erogazione dei propri servizi (Netflix, ad esempio). Domenica, infatti, i server del data center in Virginia del colosso statunitense sono stati fuori uso per diverse ore, con tutte le conseguenze a catena che è facile immaginare. Un serio colpo all’immagine di Aws, oltre che una perdita economica rilevante, stimata in circa mille dollari al secondo.

 

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