08/04/2014 di Redazione

Il mainframe IBM delle Missioni Apollo ha 50 anni

Era l'aprile del 1964 quando IBM annunciò il mainframe System/360, che rivoluzionò i sistemi di calcolo e venne usato dalla NASA per le missioni Apollo.

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50 anni fa IBM presentava il mainframe System/360, un computer che all'epoca era innovativo, e che vanta l'onore di aver contribuito al lavoro della NASA per l'invio degli astronauti sulla Luna. Nella pagina ufficiale dedicata a questo prodotto Big Blue scrive che il System/360 "ha inaugurato per la prima volta l'era di compatibilità per i computer, permettendo alle macchine di diverse linee di prodotti di lavorare insieme".

Prima del System/360 "le aziende acquistavano un computer, compilavano i programmi, poi, quando diventava troppo vecchio o lento buttavano tutto e ricominciavano da zero" ha dichiarato il portavoce di IBM Barry Heptonstall alla BBC.

System/360

Il prezzo di questo mainframe non erano a buon mercato: costava da 133.000 dollari a 5,5 milioni di dollari, oppure poteva essere affittato per una cifra mensile compresa fra 2.700 e 115.000 dollari a seconda delle esigenze. Nonostante il prezzo elevato però c'era molta eccitazione. IBM ha ricevuto più di mille ordini nel mese successivo all'annuncio e altrettanti nei successivi quattro mesi.

Le specifiche erano impressionanti per l'epoca: IBM sottolinea come fu cruciale "l'introduzione del byte a 8 bit, al posto del diffuso standard di 6 bit, che rese più facile sia l'elaborazione delle informazioni di business sia quella dei dati scientifici".  Inoltre "i sei modelli annunciati nel mese di aprile del 1964 avevano un rapporto di prestazioni di circa 25 a 1 fra il modello più potente e quello di fascia bassa, che comunque poteva svolgere 33mila addizioni al secondo. Il più grande arrivava al record di 750mila addizioni al secondo".

System/360

Questi sistemi sono stati di importanza cruciale anche per le missioni Apollo della NASA. "I voli Apollo avevano così tante informazioni da trasmettere che i loro computer hanno dovuto comunicarle in forma di stenografia elettronica - ricorda IBM - ed è stato necessario un circuito in grado di trasmettere un romanzo al minuto per portare le informazioni dai veicoli spaziali al Johnson Space Center della NASA di Houston".

"La NASA per le missioni si serviva di cinque mainframe IBM System/360, che traducevano, calcolavano, elaboravano e trasmettevano le informazioni. E sempre un sistema analogo elaborò i dati relativi al primo atterraggio lunare e calcolò le informazioni per il decollo che servivano agli astronauti Neil Armstrong e Edwin Aldrin per riagganciarsi al modulo di comando pilotato da Michael Collins per il volo di ritorno verso la Terra".

Il dato più singolare però è che anche se questi mainframe sono stati pensionati, e adesso ci sono i più potenti System z, viene mantenuta la compatibilità con i codici compilati per il System/360. "I programmi per il System/360 originale possono ancora funzionare, a volte con una leggera modifica, sui mainframe IBM di oggi" sottolinea IBM. C'è da esserne orgogliosi.

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