08/05/2017 di Redazione

Il malware Snake striscia da Windows a Mac

Il noto programma maligno, in circolazione su Pc dal 2008, è stato portato sui computer della Mela. Camuffato da installer di Adobe Flash Player, apre una backdoor sulle macchine infette per copiare password e altri dati sensibili.

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Avviso ai detentori di computer Mac: verificate cosa state installando prima di procedere, soprattutto se si tratta di Adobe Flash Player. La società di sicurezza Malwarebytes ha infatti spiegato che nelle ultime ore sono stati rintracciati campioni del noto malware Snake, in circolazione su sistemi Windows dal 2008, portati su Mac: il programma maligno cerca di infilarsi nei computer della Mela camuffandosi come un legittimo file eseguibile rinominato “Install Adobe Flash Player.app.zip”, ma segnato da un certificato emesso da tale “Addy Symonds” e non, quindi, da Adobe. Una volta aperto il file richiede all’utente l’immissione di una password di admin, comportandosi così come un vero e proprio installer di Flash.

Il processo porta così alla vera installazione del plugin sul computer, in contemporanea però all’esecuzione del processo Install, il quale a sua volta fa scattare lo script shell install.sh. A questo punto il computer è già infetto e il malware apre una backdoor per consentire il controllo della macchina e la copia delle informazioni verso l’esterno.

Gatekeeper, software presente nei sistemi Mac che consente l’installazione delle sole applicazioni certificate, viene bypassato da Snake proprio grazie alla presenza del certificato firmato da Addy Symonds. Apple, allertata dal fatto, ha bloccato tempestivamente il file camuffato da Flash Player e non sono così più possibili nuove installazioni del malware.

 

Credist: Malwarebytes. La finta installazione di Adobe Flash Player

 

In caso si sospetti un’infezione è necessario innanzitutto rimuovere il programma maligno, utilizzando software come quello fornito dalla stessa Malwarebytes, cambiare le password e prendere in considerazione che numerosi file possano essere stati copiati all’esterno del computer. Al momento non è possibile sapere però su quali tipologie di dati Snake abbia cercato di affondare le proprie zanne.

 

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