Bloomberg ha pubblicato la classifica Interbrand per i migliori marchi del 2011, che stila l'elenco in funzione di cinque criteri, fra cui la performance finanziaria dei prodotti e servizi, il ruolo del marchio nel processo decisionale di acquisto e la forza del marchio stesso.
L'aggiornamento al 2011 riconferma molte delle posizioni della classifica del 2010, con Coca Cola al primo posto, seguita nell'ordine da IBM, Microsoft, Google, GE, MacDonald's e Intel. A fare l'exploit maggiore è Apple, che passa dalla 17ma posizione del 2010 all'ottava per il 20111, con un guadagno del 58% rispetto al valore che era stato assegnato in precedenza e una valutazione di 33,49 miliardi di dollari.
Apple è fra i marchi in maggiore crescita
Cupertino ha commentato la lieta notizia scrivendo in un comunicato che "Apple è l'icona dell'incontro fra la grande tecnologia e il branding per offrire un'esperienza unica in generale, per questo non sorprende il passo da gigante compiuto passando dalla 17ma all'ottava posizione". Interbrand ha citato l'iPad come elemento chiave per la crescita del valore dell'azienda, e ha spiegato che iCloud, "estenderà ulteriormente i vantaggi dell'essere connessi ovunque in qualsiasi momento."
HP si riconferma in decima posizione, Cisco fa un passo in avanti e si inserisce al 13mo posto. Fra i primi venti si classifica quest'anno anche Oracle, che in precedenza era solo 22ma e che ora chiude la classifica grazie a un guadagno del 16%.
Anche Amazon ha avuto una crescita enorme, scalando 10 posizioni fino
a inserirsi al 26mo posto, con un incrementi di valore del 32% anno su
anno. L'altro marchio in grande crescita è Google, a cui è stato
riconosciuto un aumento del 27% rispetto al 2010. Meno incisiva la
crescita di Samsung, che è salita di due soli posti arrivano alla 17ma
posizione, grazie a un valore assegnato in crescita del 20% e a un
valore del marchio stimato di 23,43 miliardi dollari.
Nonostante abbia mantenuto la sua posizione, Microsoft è l'unico dei marchi in classifica a perdere valore (-3%) insieme a Nokia, che fa uno scivolone e passa dall'ottava piazza dello scorso anno alla 14ma del 2011, con una perdita di valore del 15 per cento.
Le prime 20 posizioni della classifica Interbrand