23/08/2016 di Redazione

Il “mercatino delle pulci” di Samsung potrebbe aprire nel 2017

Secondo la Reuters l’azienda potrebbe avviare un piano di rivendita di smartphone ricondizionati già l’anno prossimo. Un piano che dovrebbe favorire anche la crescita in mercati con numeri elevati di consumatori, ma con poca capacità di spesa. Il chaebol

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Buone notizie per chi è a caccia di un cellulare dalle buone caratteristiche, ma non vuole (o non può) spendere troppo. A partire dal 2017 Samsung potrebbe rivendere una serie di smartphone ricondizionati per allettare ulteriormente i consumatori. L’indiscrezione è stata diffusa inizialmente dalla Reuters, ma il gruppo sudcoreano ha scelto di non commentarla. I dispositivi che verranno probabilmente rimessi in circolazione, riporta l’agenzia, dovrebbero provenire da due programmi di upgrade annuali promossi dall’azienda in Corea del Sud e negli Usa: i clienti che aderiscono oggi a questi piani possono ricevere ogni 12 mesi l’ultimo cellulare messo in commercio da Samsung, restituendo così quello vecchio. Al momento non è chiaro a quali prezzi verranno offerti i device, né in che Paesi saranno attivati i programmi. Ovviamente, tutto è ancora da confermare.

La vendita dei cellulari ricondizionati aiuterebbe ovviamente Samsung a ringalluzzire ulteriormente le proprie prestazioni in questo mercato, dopo aver segnato un paio di buoni trimestri proprio grazie ai numeri registrati dai Galaxy S6 e dai modelli successivi. Un dispositivo ricondizionato, che si pone a metà strada tra il nuovo e l’usato, offerto a un prezzo concorrenziale potrebbe essere l’ideale per aumentare il fatturato in alcuni Paesi, come l’India, con una platea potenzialmente sconfinata ma attualmente senza grandi disponibilità economiche.

La stessa Apple aveva però già provato a mettere in commercio iPhone ricondizionati nel Paese asiatico, ma senza successo, perché il governo di Nuova Delhi glielo aveva impedito. Il mercato dei cellulari rimessi a nuovo varrà quest’anno, secondo dati di Deloitte, circa 17 miliardi di dollari. Centoventi milioni di unità, quasi l’otto per cento del totale, verrà rivenduto proprio a produttori e operatori telefonici.

 

Il nuovo Galaxy Note 7 di Samsung

 

E secondo gli analisti questo comparto crescerà a un tasso ancora maggiore nei prossimi anni, in quanto ormai è difficile vedere grandi sconvolgimenti tecnologici sui nuovi modelli. Sullo store online Samsung il nuovo Galaxy S7 è disponibile a partire da 729 euro, mentre il phablet Galaxy Note 7 costa 879 euro (attualmente è ancora in preordine). In altri siti di e-commerce si possono spuntare prezzi migliori, ma si rimane comunque su cifre non accessibili a tutti.

I numeri recentemente pubblicati da Gartner confermano che Samsung è ancora il primo produttore mondiale di smartphone, con il 22,3 per cento di quote di mercato nel secondo trimestre del 2016. Il chaebol ha infatti venduto tra aprile e giugno 76,7 milioni di dispositivi, con un incremento di quattro milioni di unità rispetto allo stesso periodo del 2015. Apple segue al secondo posto (12,9 per cento di quote), ma è tallonata sempre più dalla “triade” cinese composta da Huawei, Oppo e Xiaomi.

 

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