29/08/2016 di Redazione

Il mondo hi-tech si unisce per ridurre il “gender pay gap”

Aziende come Facebook, Apple, Ibm, Microsoft e Intel hanno preso parte all’iniziativa della Casa Bianca per colmare il divario salariale ancora presente tra uomini e donne. Tra le promesse da mantenere il riconoscimento del ruolo femminile nel mondo dell’

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Nell’Unione Europea il cosiddetto divario salariale tra uomini e donne di pari grado ed esperienza è circa del 16 per cento. Negli Stati Uniti questo valore sale anche, in media, al 18 per cento. Ecco perché due mesi fa la Casa Bianca ha annunciato per la prima volta l’Equal Play Pledge: un piano per cercare di colmare il gap di genere nel mercato del lavoro che ha raccolto subito l’adesione di 28 aziende. Nel giorno dedicato all’uguaglianza della donna, il Women’s Equality Day, celebrato il 26 agosto scorso, Washington ha annunciato che 29 nuove società hanno deciso di entrare a far parte dell’Equal Play Pledge. Tra esse anche numerose realtà dell’hi-tech, tra cui Facebook, Apple, Ibm, Microsoft, Akamai, Dropbox, Intel, Linkedin, Mailchimp, Mulesoft.

Il governo di Barack Obama, ancora in carica fino al prossimo gennaio, ha stanziato circa 50 milioni di dollari per ampliare le opportunità delle donne e delle ragazze nel mondo del lavoro. Secondo i numeri pubblicati dalla Casa Bianca in un comunicato stampa, per ogni dollaro guadagnato ogni ora da un uomo, una donna porta a casa 79 centesimi. Nel corso di una vita lavorativa media si arriva così a una disparità di anche 500mila dollari.

E la situazione peggiore nel caso delle persone afroamericane (64 centesimi), native americane (59 centesimi) e latine (54 centesimi). E il divario si riflette anche su altre voci, come gli straordinari, contributi pensionistici e molto altro. Firmando questa “promessa”, i datori di lavori si impegnano tra le altre cose a riconoscere il ruolo fondamentale che le aziende devono svolgere per ridurre il gap; rivedere i processi di assunzione e promozione interni per eliminare eventuali pregiudizi involontari e avviare altre best practice che proseguano in questa direzione.

 

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