Il Galaxy Note 8 di Samsung era certo uno dei dispositivi tascabili più attesi dell'anno. La pubblicità negativa del suo sfortunato predecessore nei mesi si è trasformata paradossalmente in pubblicità gratuita, generando un gran volume di rumors, informazioni e immagini rubate. Il nuovo phablet ha fatto ora le presentazioni ufficiali da New York, sul palco dell'evento “Unpacked”, trasmesso non soltanto in streaming ma anche in streaming “a 360 gradi”. Il Note 8 rientra nella categoria dei dispositivi flagship, progettati per dar lustro a un marchio e riservati a chi sia disposto a spendere in cambio della miglior tecnologia attualmente disponibile sul mercato. Arriverà nei negozi a partire 15 settembre al costo di 999 dollari (giusto uno in meno della cifra tonda, che forse spaventa troppo), mentre i preordini si apriranno “a giorni”.
Alcune delle indiscrezioni hanno trovato conferma, a partire dalla presenza della dual-camera posteriore. Il Note si presenta come un generoso ma sottile oggetto da 6,3 pollici con schermo Super Amoled QuadHd, capace di visualizzare 1.440 x 2.560 pixel. Generoso non solo per le dimensioni, ma anche per i 6 GB di memoria Ram e i 64, 128 oppure 256 GB di spazio d'archiviazione interno, peraltro espandibile con un massimo di ulteriori 256 GB tramite scheda microSD. La batteria da 3.300 mAh è ricaricabile anche in modalità wireless, come d'abitudine ormai per tutti i telefoni di fascia alta. Il corredo dei processori prevede per il mercato europeo una Cpu Exynos 8895 octa-core a 64-bit e una Gpu Mali-G71 MP20, mentre i lotti di produzione destinati all'Asia e al Nordamerica impiegheranno i chip Snapdragon 835 di Qualcomm. La connettività include 4G/LTE Cat.16, WiFi Dual Band e Bluetooth 5.0, Gps ed Nfc. A bordo Android in versione 7.1.1 Nougat, in attesa della possibilità di aggiornamento a Oreo.
L'evento newyorkese ha ripercorso la giovane storia dei Note, dispositivi che hanno avuto il merito di inaugurare una nuova categoria di prodotto, a metà fra smartphone e tablet. Ma ha soprattutto rimarcato il concetto alla base del claim “do bigger things”: il Note 8 non solo ha uno schermo più generoso di quello di un telefono, ma permette di fare più cose, con maggiore libertà. Primo sul palco, il presidente della divisone mobile di Samsung, Koh Dong-jin, l'ha definito come un “dispositivo realmente unico” sul mercato e di grande successo.
“So che molti l'hanno scorso non avrebbero acquistato un Note e non lo avrei fatto nemmeno io”, ha ammesso Koh, alludendo fra le righe ai problemi di batteria del precedente modello. “Ma sono incredibilmente grato alla community dei Note in giro per il mondo”, ha sottolineato poi il dirigente. “Siamo onorati della vostra fedeltà e passione”.
Koh ha poi illustrato perché, a suo dire, il Note 8 sia diverso da qualsiasi altro dispositivo mobile sul mercato. Per la sua capacità di multitasking, innanzitutto, e poi per le alte percentuali di soddisfazione dei suoi utenti (l'85% lo consiglierebbe) e perché consente di esprimere la creatività disegnando a mano libera (con la S-Pen, s'intende) sullo schermo. Anni di ricerca hanno consentito a Samsung di realizzare un oggetto dalla “impugnatura perfetta”, maneggevole e di facile uso a dispetto delle dimensioni.
Il Note è anche avanguardista dell'autenticazione biometrica, combinando la lettura dell'impronta digitale con quella dell'iride. E il debutto, atteso, di Bixby Voice in lingua inglese agevolerà il percorso di trasformazione degli assistenti virtuali in veri e propri sistemi intelligenti, che permetteranno di “risolvere problemi”, diventando parte essenziale dell'esperienza d'uso degli smartphone. A Bixby, fra l'altro, il nuovo phablet riserva un tasto fisico dedicato.
Justin Denison, vice president, Strategy and Market Intelligence America, è poi salito sul palco per rimarcare che “abbiamo creato un dispositivo più grande perché vedevamo continuamente le persone usare ogni centimetro dello schermo del proprio device, e desiderare ancora più spazio”. La novità dell'ottava edizione del Note è l'Infinity Display, ottenuto da un pannello da 6,3 pollici con cornice ridotta al minimo e con le proporzioni di uno schermo cinematografico. Denison ha rimarcato la minore necessità di eseguire uno scrolling per visualizzare, per esempio, una pagina Web, insieme alla capacità di dividere lo schermo e operare in multitasking. Diventa possibile, sempre per fare un esempio, avviare una chat video e senza interromperla sfruttare una parte del display per editare un'immagine, da inviare poi all'interlocutore.
La bellezza del Note 8 va oltre la superficie del suo design e delle opzioni cromatiche (quattro: Midnight black, Deepsea blue, Orchid gray e Maple gold), estendendosi a un corredo fotografico fatto di un sensore anteriore da 8 megapixel e di due posteriori da 12 megapixel. La dual-camera del Note 8 è, sì, pensata per l'effetto bokeh (permettendo anche di regolare il livello di sfocatura di uno dei due piani) ma si differenzia anche da quelle in circolazione per il fatto di impiegare due diversi stabilizzatori d'immagine, uno per ciascun sensore. Grazie a ciò, come mostrato dal confronto con i risultati delll'iPhone, si ottengono scatti più nitidi anche per le scene in movimento.
Definita come “il cuore e l'anima” del Note, la S-Pen è stata migliorata con alcune nuove funzioni: template di rapido accesso per scrivere o disegnare con uno specifico stile; capacità di disegnare sulle immagini e di creare gif animate a partire da frammenti di video editabili; accesso tramite shorcut a una utility per la creazione di liste e appunti. Ancor più degna di nota è la nuova funzione di “traduttore automatico” del pennino: selezionando con esso una porzione di testo si può ottenere nell'immediato una traduzione in una lingua diversa, o convertire una cifra da una valuta all'altra.
Le novità targate Samsung non sono terminate: fra qualche giorno dall'Ifa di Berlino l'azienda sudcoreana annuncerà nuovi smarpthone della gamma Galaxy. Questo, nel frattempo, è il video di presentazione ufficiale del Note 8.