20/04/2017 di Redazione

Il “nuovo mondo” aiuta Ibm, ma i conti deludono

I quattro imperativi strategici di Ginni Rometty – cloud, analytics, mobile e sicurezza – rappresentano ormai il 42% del giro d'affari e crescono a doppia cifra. I numeri complessivi del primo trimestre fiscale, però, hanno deluso gli investitori.

immagine.jpg

Ibm procede con qualche difficoltà verso la sua trasformazione, più volte ribadita dalla Ceo Ginny Rometty sotto lo slogan degli “imperativi strategici”: cloud computing, analytics, mobile e sicurezza. Da queste aree, nel primo trimestre dell'anno finanziario 2017 sono giunte delle soddisfazioni, ma tutto ciò che per Big Blue rappresenta il (glorioso) passato – cioè hardware, software e servizi tradizionali – e che ancora dovrebbe rappresentare il presente oggi non brilla. Pur superando le stime di alcuni analisti, come quelli di Thomson Reuters, fatturato e utili hanno deluso gli investitori, provocando un crollo di alcuni punti in Borsa e una temporanea perdita di 9 miliardi di dollari nel valore di capitalizzazione di mercato.

Il fatturato trimestrale si è attestato sui 18,16 miliardi di dollari, superando di poco le previsioni degli analisti (18,39 miliardi) ma calando del 2% rispetto ai livelli del primo quarter 2016. Similmente, l'utile per azione operativo è stato di 2,38 dollari cioè qualche centesimo più delle attese (2,35 dollari), con una piccola crescita dell'1% anno su anno. Sebbene deludenti per gli investitori, questi andamenti racchiudono quelli più specifici e positivi delle quattro aree strategiche, il cui giro d'affari nel giro di un anno è cresciuto del 13% fino a rappresentare il 42% del fatturato complessivo di Ibm.

Il cloud, in particolare, ha fatto un balzo avanti del 35% a valuta costante (nel confronto fra il primo trimestre 2017 e 2016), portando nelle casse dell'azienda 3,5 miliardi di dollari. Altri 4,5 miliardi sono derivati dagli analytics (+7%), un miliardo dai prodotti e soluzioni per il mobile (+22%) e mezzo dall'offerta di sicurezza It (+10%), mentre 200 milioni di dollari sono ascrivibili all'ambito social (+3%).

 

 

 

Nel core business di Ibm, la nota positiva riguarda alle soluzioni per il computing cognitivo e dunque Watson, analytics e soluzioni di sicurezza evolute: le vendite sono aumentate del 2,8% (sempre al netto delle fluttuazioni valutarie) arrivando a 4,1 miliardi di dollari. La divisione Global Business Services ha invece visto calare il proprio giro d'affari dell'1,9% a valuta costante, fino a 4 miliardi di dollari. Le vendite di hardware, software e sistemi operativi, racchiusi nella categoria Systems, sono crollate a doppia cifra del 16,1%, totalizzando 1,4 miliardi di dollari. Oltre a sottolineare la “solida performance dei nostri imperativi strategici”, Ginni Rometty ha fatto sapere che l'azienda sta “sviluppando e portando sul mercato tecnologie emergenti come il blockchain e il quantum, che nei prossimi anni rivoluzioneranno il modo in cui le aziende affrontano problemi complessi”.

 

 

ARTICOLI CORRELATI