Ibm procede con qualche difficoltà verso la sua trasformazione, più volte ribadita dalla Ceo Ginny Rometty sotto lo slogan degli “imperativi strategici”: cloud computing, analytics, mobile e sicurezza. Da queste aree, nel primo trimestre dell'anno finanziario 2017 sono giunte delle soddisfazioni, ma tutto ciò che per Big Blue rappresenta il (glorioso) passato – cioè hardware, software e servizi tradizionali – e che ancora dovrebbe rappresentare il presente oggi non brilla. Pur superando le stime di alcuni analisti, come quelli di Thomson Reuters, fatturato e utili hanno deluso gli investitori, provocando un crollo di alcuni punti in Borsa e una temporanea perdita di 9 miliardi di dollari nel valore di capitalizzazione di mercato.
Il fatturato trimestrale si è attestato sui 18,16 miliardi di dollari, superando di poco le previsioni degli analisti (18,39 miliardi) ma calando del 2% rispetto ai livelli del primo quarter 2016. Similmente, l'utile per azione operativo è stato di 2,38 dollari cioè qualche centesimo più delle attese (2,35 dollari), con una piccola crescita dell'1% anno su anno. Sebbene deludenti per gli investitori, questi andamenti racchiudono quelli più specifici e positivi delle quattro aree strategiche, il cui giro d'affari nel giro di un anno è cresciuto del 13% fino a rappresentare il 42% del fatturato complessivo di Ibm.
Il cloud, in particolare, ha fatto un balzo avanti del 35% a valuta costante (nel confronto fra il primo trimestre 2017 e 2016), portando nelle casse dell'azienda 3,5 miliardi di dollari. Altri 4,5 miliardi sono derivati dagli analytics (+7%), un miliardo dai prodotti e soluzioni per il mobile (+22%) e mezzo dall'offerta di sicurezza It (+10%), mentre 200 milioni di dollari sono ascrivibili all'ambito social (+3%).
Nel core business di Ibm, la nota positiva riguarda alle soluzioni per il computing cognitivo e dunque Watson, analytics e soluzioni di sicurezza evolute: le vendite sono aumentate del 2,8% (sempre al netto delle fluttuazioni valutarie) arrivando a 4,1 miliardi di dollari. La divisione Global Business Services ha invece visto calare il proprio giro d'affari dell'1,9% a valuta costante, fino a 4 miliardi di dollari. Le vendite di hardware, software e sistemi operativi, racchiusi nella categoria Systems, sono crollate a doppia cifra del 16,1%, totalizzando 1,4 miliardi di dollari. Oltre a sottolineare la “solida performance dei nostri imperativi strategici”, Ginni Rometty ha fatto sapere che l'azienda sta “sviluppando e portando sul mercato tecnologie emergenti come il blockchain e il quantum, che nei prossimi anni rivoluzioneranno il modo in cui le aziende affrontano problemi complessi”.