01/12/2012 di Redazione

Il Pentagono addestra un esercito anti-hacker

La Difesa statunitense vara il progetto CyberCity: una città virtuale, popolata da 15mila cittadini, negozi, servizi, infrastrutture e mezzi di trasporto, che funzionerà da campo di addestramento per un gruppo di hacker governativi. Imparando a difenderla

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Una città virtuale, costruita per addestrarsi a combattere una guerra che ha conseguenze molto concrete e materiali: quella digitale, che vede schierati hacker politicizzati e generici cybercriminali su un fronte, le forze governative dall'altra.

La città in questione si chiama CyberCity, e vuol essere una sorta di "campo di addestramento" in cui esperti di hackeraggio e anti-hackeraggio possono mettersi alla prova e affinare le proprie armi, cercando di difendere la privacy dei suoi abitanti, le sue centrali elettriche, le infrastrutture di telecomunicazioni e la rete dei trasporti, ma anche banche e ospedali.

Dal Washington Post

Tutti i bersagli più tipici degli attacchi cybernetici, insomma, accanto alle istituzioni politiche. A "costruire" CyberCity è stata l'azienda del New Jersey Counter Hack, ma il committente è niente meno che il Pentagono.

E non è un segreto il fatto che gli assalti digitali preoccupino sempre di più il Dipartimento della Difesa statunitense, che il mese scorso, per bocca del segretario Leon Pannetta, ha parlato della possibilità di "attacchi multipli alle nostre infrastrutture, contemporaneamente ad attacchi fisici", il cui risultato sarebbe una "cyber Pearl Harbor che paralizzerebbe e scioccherebbe la Nazione, creando un nuovo, profondo senso di vulnerabilità".

CyberCity è solo un tassello, ma strategico, nel complicato mosaico della guerra cybernetica. Una guerra che gli States non solo subiscono ma in cui vanno anche all'attacco, come dimostrano le operazioni contro le installazioni nucleari iraniane. "I cattivi stanno migliorando molto in fretta e noi non vogliamo rimanere indietro", ha sottolineato il fondatore della Counter Hack, Ed Skoudis, parlando del suo progetto. "A qualcuno può sembrare un gioco, ma i guerrieri cibernetici in questo modo si addestrano. Se venisse lanciato un duro attacco contro la nostra nazione, noi americani dobbiamo avere la possibilità di essere protetti".

Il sistema urbano modellizzato prevede l'esistenza di 15mila cittadini virtuali, caratterizzati da abitudini individuali e muniti di account Internet, password utilizzate online e caselle email. E non mancano le infrastrutture e i servizi tipici di ogni città più o meno grande: una stazione ferroviaria, una banca, un ospedale, una centrale elettrica, strade e semafori, bar con tanto di accesso WiFi a disposizione dei clienti. Il sistema di addestramento mette alla prova gli "hacker governativi" (o anti-hacker) con diversi tipi di test, per imparare a proteggere email, smart grid, sistemi di illuminazione stradale, reti Internet e trasporti.

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