29/04/2019 di Redazione

Il primo data center cinese di Apple inizia a prendere forma

L’azienda ha iniziato a costruire l’edificio principale e una sottostazione elettrica. Il progetto vale un miliardo di dollari e verrà coordinato con un partner locale per rispettare le leggi nazionali sul trattamento dei dati degli utenti.

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Apple ingrana la quarta nella costruzione del suo primo data center cinese. L’azienda di Cupertino ha dato il via ai lavori dell’edificio principale e di una sottostazione elettrica da 110 kilovolt che entreranno in funzione rispettivamente a fine 2020 e il prossimo ottobre. La prima “sala macchine” cinese della Mela costerà circa un miliardo di dollari ed è situata in un’area in via di sviluppo nella provincia di Guizhou, nel sud-ovest del Paese. Una volta portato a termine, il data center occuperà un’area di 67 ettari, pari a 670mila metri quadrati (quasi cento campi da calcio) e migliorerà l’erogazione dei servizi di iCloud. I lavori sono curati dalla filiale del Dragone di Apple insieme alla società locale Guizhou-Cloud Big Data Company.

Nel 2018 il gruppo di Cupertino si è dovuto piegare alle leggi nazionali, che obbligano tutte le aziende straniere che vogliono fare business nel Paese a farsi affiancare da partner locali per la gestione dei dati degli utenti. Con il “controllo” di Cloud Big Data Company i servizi erogati sulla nuvola saranno a tutti gli effetti “cinesizzati”.

La provincia del Guizhou si sta dimostrando molto ricettiva per i colossi hi-tech, grazie al clima adatto, al basso costo dell’energia elettrica e alla ricca rete infrastrutturale. Nell’area sono già operativi giganti come Qualcomm, Huawei, Alibaba, Foxconn e Tencent ed è lecito pensare che Pechino voglia attrarre ulteriori capitali nella zona. Senza disdegnare, come si è visto, nemmeno il denaro delle multinazionali a stelle e strisce.

Ma quello cinese non sarà l’unico progetto di espansione del cloud di Apple. A fine 2018 l’azienda guidata da Tim Cook ha confermato di voler investire nei prossimi cinque anni 10 miliardi di dollari negli Usa per estendere la propria rete di centri dati. Circa metà del budget verrà esaurito già entro il prossimo dicembre.

Il piano di crescita è parte di una più ampia iniziativa di espansione della società, che include per esempio un nuovo campus di oltre 500mila metri quadrati ad Austin: gli edifici ospiteranno circa 15mila dipendenti. Inoltre, la Mela investirà anche sui propri data center di Maiden (Carolina del nord), Mesa (Arizona) e Sparks (Nevada).

 

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