29/07/2016 di Redazione

Il volo di Amazon: utili moltiplicati, anche grazie al cloud

Nel secondo trimestre i ricavi sono cresciuti del 31% mentre l’utile netto è passato da 92 milioni a di ieri agli 857 milioni di dollari nel giro di un anno. La divisione Aws ha contribuito realizzando vendite pari a 2,89 miliardi di dollari

immagine.jpg

I numeri di Amazon volano veloci almeno quanto le consegne di Prime, il servizio di spedizione rapida lanciato nel 2005 e oggi presente in undici Paesi contando 60 milioni di iscritti nei soli Stati Uniti. Accanto alle trimestrali di Facebook e di Google, anche quella della società di Jeff Bezos è da incorniciare: con 30,40 miliardi di dollari di ricavi, Amazon ha superato le attese degli analisti (29,55 miliardi) ed è cresciuta del 31% in un anno, ma ancora più significativo è l’incremento degli utili.

Moltiplicati per tre quelli operativi, dai 464 milioni di dollari del secondo trimestre del 2015 agli 1,3 miliardi di un anno dopo, mentre l’utile netto ha compiuto un incredibile balzo avanti dai 92 milioni di ieri agli 857 milioni di dollari di oggi. Un vero affare per gli investitori, che hanno visto esplodere il valore del titolo da 19 centesimi a 1,78 dollari per azione.

 

Come notato da alcuni analisti, gli investimenti compiuti negli anni passati per spingere e sviluppare sia Prime sia Amazon Web Services stanno cominciando a ripagare, permettendo peraltro di continuare a proporre un’offerta dai prezzi competitivi per l’immenso catalogo del negozio di e-commerce. Vero è che la concorrenza incalza: in particolare quella di Walmart, che ha ricalcato molti dei passi di Amazon espandendo il proprio servizio di consegna premium e sperimentando l’utilizzo dei droni.

Amazon ha però un altro asso nella manica, Aws, che le permette di essere non solo il più autorevole e completo negozio di e-commerce, esteso su prodotti fisici e servizi digitali, ma anche di essere il primo operatore cloud al mondo. I ricavi di Aws nel secondo quarter si sono attestati a 2,89 miliardi di dollari, superando la stima di 2,83 miliardi tracciata dal consensus degli analisti di Thomson Reuters e crescendo del 58% anno su anno.

Commentando l’andamento del trimestre, Bezos ha voluto sottolineare il debutto del servizio di consegna Prime in India (a breve sarà esteso anche a Prima Video) e di una nuova regione Aws a Mumbai, la sesta dell’area Asia Pacifico e la 35° in totale. Fra aprile e giugno altri progressi di rilevo sono stati il passaggio di Salesforce sulla piattaforma di Aws e il lancio del file system Amazon Efs (Elastic File System).

 

 

Quello che Bezos non ha detto, ma che ha segnalato la Bbc, è di essere diventato ufficialmente il terzo uomo d’affari più ricco al mondo dopo i rialzi del titolo seguiti all’annuncio della trimestrale. Il fondatore e Ceo del colosso di Seattle possiede, infatti, il 18% delle azioni della società, che contribuiscono al suo tesoro personale di 65,3 miliardi di dollari. Prima di lui svettano solo Bill Gates, con 78 miliardi di dollari, e il fondatore di Zara, Amancio Ortega, con 73,1 miliardi di dollari.

 

 

ARTICOLI CORRELATI