12/02/2018 di Redazione

Il Wall Street Journal riaccende i fari sul caso Equifax

L’agenzia statunitense di rating del credito, colpita da una serie di attacchi informati nel 2017, si trova nuovamente nell’occhio del ciclone: secondo il Wsj gli hacker avrebbero messo le mani anche sui dati delle carte di credito e sui tax identificatio

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L’attacco hacker a Equifax è stato più grave di quanto si pensasse. L’anno scorso i sistemi informatici dell’agenzia di credito statunitense hanno subìto delle importanti violazioni, che hanno portato al furto dei dati personali di milioni di cittadini e alle dimissioni di alcuni pezzi grossi della società. Un caso che ha profondamente scosso l’opinione pubblica americana e ha alimentato per settimane il dibattito sulla sicurezza delle reti a stelle e strisce. Ma ora il Wall Street Journal ha rivelato altri dettagli che rendono la vicenda ancora più preoccupante. Secondo il quotidiano finanziario, infatti, oltre a numeri di codice fiscale, indirizzi, patenti e in certi casi informazioni bancarie, gli hacker sarebbero riusciti a mettere le mani anche sul Tin (tax identification number), indirizzi email, dati relativi alle carte di credito e alcuni dettagli sulle patenti dei clienti.

Il Wsj ha ricavato le informazioni da un documento inviato al Comitato del Senato Usa sulle attività bancarie ed Equifax, interpellata sulla vicenda, ha confermato che un “piccolo numero” di caselle email è stato compromesso. L’agenzia ha inoltre provveduto a inviare delle notifiche mirate alle persone le cui carte di credito sono state prese di mira. Le rivelazioni del Wall Street Journal sono di rilievo, perché i dati ottenuti dai pirati informatici potrebbero essere utilizzati per compiere attività illecite.

I tax identification number, ad esempio, possono essere sfruttati per dichiarazioni fiscali fraudolente. Sembra inoltre che alcune informazioni non siano state ottenute da Equifax direttamente dai clienti, ma che l’agenzia le abbia recuperate nei modi più disparati: social media, aziende del retail e così via.

La senatrice democratica Elizabeth Warren ha accusato il gruppo di aver rilasciato dichiarazioni “incomplete, confuse e contraddittorie” sulla vicenda, alludendo che nel “tesoretto” rubato dagli hacker fossero presenti anche numeri di passaporto. Equifax ha però smentito categoricamente questa ricostruzione.

 

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