27/06/2016 di Redazione

In arrivo il primo cellulare interamente “made in Google”

Il colosso californiano sarebbe pronto a portarsi in casa anche il design degli smartphone, in modo da controllare il processo produttivo dall’inizio alla fine e arrivare sul mercato nel 2016. Secondo quanto riportato dal Telegraph, Big G continuerebbe co

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Google è intenzionata ad andare oltre il marchio Nexus. Secondo indiscrezioni riportate dal Telegraph, Big G vorrebbe portare sotto il proprio controllo tutto il processo di design e produzione dei cellulari a propria firma, in modo simile a quanto fatto con i tablet Pixel C. Le operazioni sarebbero talmente a buon punto che il colosso californiano potrebbe arrivare sul mercato con un nuovo dispositivo già quest’anno, probabilmente durante gli ultimi mesi del 2016. Le collaborazioni ancora in essere con Oem come Lg e Huawei dovrebbero comunque continuare, ma le fonti contattate dal Telegraph confermano che la nuova divisione hardware appena inaugurata da Google ha i motori già “caldi”.

Prendendo saldamente in mano le redini della filiera, Big G dovrebbe riuscire a dare maggiore consistenza al frammentato mondo di Android, attualmente l’ecosistema mobile più diffuso al mondo ma che comporta in molti casi attese infinite per la distribuzione degli aggiornamenti. Scontato il richiamo al pianeta Apple: il gruppo di Cupertino, realizzando il design hardware e lo sviluppo software dei propri dispositivi riesce a tenere sotto stretto controllo il processo produttivo dall’inizio alla fine.

La nuova strada di Google troverebbe conferma nelle parole del Ceo, Sundar Pichai, che a maggio aveva confermato l’intento di “investire ancora di più” nel segmento dei cellulari. Ma la morsa di Big G sull’ecosistema Android potrebbe allertare nuovamente la Commissione Europea, che sta investigando da oltre un anno su un eventuale abuso di posizione dominante di Mountain View nel Vecchio Continente nel mercato della pubblicità online.

 

Il "nuovo corso" di Google non decreterebbe la fine degli smartphone Nexus

 

Lo scorso aprile il Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager ha confermato l’apertura di un procedimento contro Google per pratiche non concorrenziali: la società californiana avrebbe “perseguito una strategia in campo mobile per proteggere ed espandere la sua posizione dominante nelle ricerche Internet” e l’avrebbe fatto “imponendo restrizioni e condizioni non giustificate ai produttori di device operanti con Android”. Big G rischia una multa pari al 10 per cento del proprio fatturato, che nell’ultimo anno fiscale è stato di 74,5 miliardi di dollari.

 

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