24/05/2016 di Redazione

In arrivo Macbook Pro più sottili, leggeri e con la touch bar Oled

Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, il refresh della gamma atteso per l’ultimo trimestre di quest’anno proporrà anche due modelli “Pro”, da 13 e da 15 pollici, con design migliorato e più leggeri. Al posto dei tasti funzione, collocata sopra la tastiera, ci

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Dopo i tanti rumors riguardanti lo schermo dei futuri iPhone, la tecnologia Oled è pronta a raggiungere un altro prodotto Apple: il Macbook. Più precisamente, saranno i modelli in presentazione più avanti nel corso dell’anno a beneficiare dei display basati su diodo organico a emissione di luce. Non si tratterà, però, di sostituire l’intero schermo bensì di affiancarvi una “touch bar” Oled, cioè un’area tattile posizionata sopra la tastiera che andrà a prendere il posto dei vecchi tasti funzione. La fonte dell’indiscrezione, e quasi non ci stupiamo, è il sempre informatissimo analista Ming-Chi Kuo di Kgi Securities, vero e proprio guru (spesso affidabile) in materia di Apple.

A suo dire, benché a lungo trascurata, la linea dei Macbook sarà l'elemento più brillante fra le novità previste da Apple per il 2016. E questo è particolarmente vero per due nuovi modelli Macbook Pro, da 13 a da 15 pollici: avranno un design più sottile e saranno più leggeri dei predecessori, oltre a introdurre la funzione Touch ID, il connettore Usb-C/Thunderbolt e l’area tattile su schermo Oled. Il loro lancio è da collocarsi nell’ultimo trimestre del 2016.

Sempre a detta di Ming-Chi Kuo, l’azienda di Cupertino presenterà anche un nuovo Macbook da 13 pollici simile al modello da 12 pollici con schermo Retina recentemente aggiornato con miglioramenti di prestazioni. Il reresh della gamma permetterà anche una più chiara segmentazione dell’offerta di computer portatili: il MacBook Air rappresenterà l’opzione entry-level, il Macbook classico sarà la scelta di fascia media e quello Pro si confermerà come la variante high-end, destinata soprattutto all’utilizzo professionale.

 

Addio ai tasti funzione sui modelli di fascia alta, secondo i rumors.

 

Intanto, negli Stati Uniti per la prima volta nel trimestre di gennaio-marzo le consegne di Macbook e Mac da scrivania sono state surclassate da quelle dei Chromebook: rispettivamente, 1,76 versus 2 milioni di unità distribuite, stando ai conteggi di Idc. Si compete, certo, su prodotti diversi e su fasce di clientela in parte complementari. Se è vero che i dispositivi basati su Chrome Os rappresentano tradizionalmente una scelta low cost e poco adatta per un utilizzo lavorativo, l’imminente aggiunta del supporto alle applicazioni Android (e dunque anche agli strumenti di Office) potrebbe stuzzicare l’interesse dei professionisti.

 

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