18/07/2012 di Redazione

Intel, buona la trimestrale. Outlook 2012 al ribasso

I ricavi dell'azienda di Santa Clara sono cresciuti del 5% nel secondo trimestre arrivando a 13,5 miliardi di dollari; l'utile netto è stato di 2,8 miliardi e quello per azione di 54 centesimi. Nonostante i buoni risultati, sono state però riviste le proi

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Intel ha pubblicato i risultati fiscali relativi al secondo trimestre, in cui ha segnato una crescita in linea con le aspettative degli analisti: +5 per cento rispetto al trimestre precedente e +4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un fatturato complessivo di 13,5 miliardi di dollari.

Paul Otellini ha però messo le mani avanti: la crisi economica si sta prolungando più di quanto si pensasse e sta pesando in particolare su Stati Uniti ed Europa. Per questo le proiezioni per il 2012 sono state tagliate: ci si aspetta una crescita globale compresa fra il 3 e il 5 per cento.

Il Ceo Paul Otellini è prudente: il quadro macroeconomico è difficile

I numeri dell'ultimo trimestre sono comunque molto buoni: l'utile netto è stato di 2,8 miliardi di dollari, in crescita del 3% sui primi tre mesi e in calo del 4,3% sull'anno precedente. L'azienda di Santa Clara ha generato 4,7 miliardi di liquidità (CFO, cash from operations). L'utile per azione è stato di 54 centesimi, superiore ai 52 centesimi che si aspettavano gli analisti. A pesare di più sul fatturato è stata l'area Asia - Pacifico, con il 58% delle vendite. Seguono poi Stati Uniti (21%), Europa (12%) e Giappone (9%).

Passano alla ripartizione per divisioni, quella PC Client Group (processori e chipset per desktop e notebook, prodotti wireless) è cresciuta del 3% sul trimestre precedente, toccando un fatturato di 8,7 miliardi di dollari (utile operativo di 3,42 miliardi). Balzo invece del 14% per il Data Center Group (CPU e chipset per server, workstation e mercato dell'archiviazione; prodotti di rete), a 2,8 miliardi (utile operativo di 1,39 miliardi).

La divisione "Other Intel Architecture Group" - in cui rientrano i componenti per smartphone, netbook e tablet - ha raggiunto un fatturato di 1,1 miliardi (+3%). Per quanto riguarda la divisione software (McAfee, Wind River e altro), il fatturato è stato di 586 milioni, mentre l'utile operativo si è attestato a 14 milioni di dollari. 

Alla luce di questi risultati e del quadro macroeconomico Intel ha rivisto le previsioni e ha calcolato che il margine lordo dell'intero anno fiscale 2012 si attesterà al 64%, mentre la spesa in ricerca e sviluppo/acquisizioni potrebbe toccare i 18,2 miliardi (più o meno 200 milioni), in calo di 100 milioni di dollari rispetto alle attese. Nel trimestre in corso Intel conta invece di raggiungere un fatturato di 14,3 miliardi di dollari, un margine lordo del 63% e di investire 4,6 miliardi in ricerca e sviluppo/acquisizioni.

I dati fiscali di Intel

Otellini ha infatti spiegato che "la crescita nel terzo trimestre sarà più lenta rispetto a quanto anticipato a causa di uno scenario macro-economico più difficile. Con un ricco mix di ultrabook, e il debutto di tablet e smartphone Intel nella seconda metà dell'anno, combinati agli investimenti a lungo termine che stiamo operando con i nostri prodotti e nelle aree produttive, siamo ben posizionati sia quest'anno che in futuro".

Proprio gli ultrabook e i tablet, in particolare con Windows 8 ma anche Android, sono i prodotti su cui Intel conta per dare nuovo stimolo alla propria azione. Secondo Otellini al momento sono in sviluppo 140 ultrabook Ivy Bridge, di cui oltre quaranta sono dotati di schermo touch.

Il numero uno di Intel reputa inoltre che quest'autunno arriveranno finalmente in commercio gli ultrabook da 699 dollari. Le premesse sembrano ottime, ma non è da dimenticare l'incognita dei prodotti ARM, favorita oltre tutto dall'imminente debutto dei tablet con Windows RT.


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