08/05/2014 di Redazione

Intel crede nei Chromebook e li migliorerà

I primi Pc basati su Chrome OS e contenenti SoC Intel Bay Trail-M oppure su Core i3 saranno presentati da Acer, Asus, Dell, Lenovo. La promessa è quella di migliori prestazioni, durata della batteria e velocità.

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L’ultima conquista dei Chromebook si chiama Intel. Ed è un punto non da poco per una categoria di prodotto che su rappresenta ancora, soltanto, un 1% dei Pc acquistati nel mondo (secondo i dati di Idc relativi al 2013) ma che sta crescendo. Nel mercato statunitense, in particolare, un computer portatile su quattro è basato su Chrome OS.  In conferenza stampa, da San Francisco, il vice president e general manager della divisione Mobile Client Platforms, Navin Shenoy, ha sottolineato come i processori Intel siano ormai quelli più diffusi sui sistemi Chrome OS, con 20 design già disponibili sul mercato o in arrivo più avanti nel corso dell'anno, rispetto ai quattro che si potevano contare nel mese di settembre 2013.

Nuova configurazione con Intel Core i3 in arrivo per l'Acer Chromebook C720


“Abbiamo lavorato su cinque generazioni di Chrome”, ha commentato Shenoy. “I nostri chip sono i primi e unici a supportare Chrome OS a 64 bit. Questa lunga esperienza e gli investimenti effettuati, unitamente ai nostri straordinari SoC Bay Trail e Haswell, fanno sì che Intel possa rendere disponibili i dispositivi dalle migliori prestazioni per ogni fascia di prezzo della categoria dei sistemi Chrome”.

La generazione di modelli in arrivo nei prossimi mesi segna un punto di svolta: dopo anni di alleanza quasi esclusiva con Microsoft, Intel comincia ora a collaborare in modo più massiccio con Google, che dal suo canto sta lavorando per migliorare i Chromebook potenziandone le capacità “offline” di archiviazione di file. I nuovi modelli realizzati a braccetto con Intel andranno in questa direzione: con essi si potrà, per esempio, riprodurre in modalità offline film e spettacoli televisivi scaricati da Google Play. Ma questa prossima ondata di dispositivi non si presterà al solo intrattenimento, bensì migliorerà velocità e prestazioni energetiche proprio grazie al contributo in Itel.

Acer e Dell, in particolare, firmeranno i primi Chrome OS con a bordo processori Intel Core i3 di quarta generazione, strizzando l’occhio soprattutto al segmento degli studenti e a quello degli utenti aziendali grazie a ottime caratteristiche di efficienza energetica e di potenza di elaborazione. Entrambi gli Oem proporranno nuove configurazioni di modelli già presentati: l’Acer Chromebook C720, disponibile nella versione con Intel Core i3 dal mese di settembre al costo di 350 euro circa, e il Dell Chromebook 11, sulle cui tempistiche di lancio e listini per ora non sono stati comunicati dettagli.

Il sodalizio fra Google e Intel prevede comunque anche modelli basati su processori Celeron, con system-on-chip Bay Trail-M. Questi Chromebook, firmati da Acer, Asus e Lenovo, garantiranno fino a 11 ore di autonomia spaziando tra diversi form factor e fasce di prezzo. Per quanto riguarda il marchio cinese, le sigle da appuntare sono Chromebook N20 e Chromebook N20p: il primo è un notebook tradizionale, mentre il secondo si distingue per lo schermo tattile e per il design trasformabile (la tastiera può essere utilizzata per scrivere o come supporto).

Doppio è anche l’annuncio di Asus, composto da un modello da 11,6 pollici, il Chromebook C200, e uno da 13,3 pollici, cui corrisponde la sigla C300. Entrambi, da anticipazioni non ufficialmente confermate, conterranno 4 GB di Ram e 32 GB di spazio per l’archiviazione, mentre Intel ha specificato che si distingueranno per il design sottile. Anche Acer presenterà un nuovo modello equipaggiato con processori Celeron e piattaforma Bay Trail-M, che sarà più sottile, leggero e silenzioso rispetto a precedenti proposte. Comune a tutti i nuovi modelli con processori Celeron sarà la presenza dello standard Intel wireless 802.11ac.

Il Chromebox di HP: utile a casa, ma anche in azienda (da collegare a un monitor)


Sono, inoltre, in arrivo (inizialmente negli Stati Uniti) un all-in-one di LG, il Chromebase, basato su processore Celeron e microarchitettura Haswell, e un sistema di HP denominato Chromebox. Si tratta di un dispositivo dotato di chip Intel Celeron, in grado di trasformare un qualsiasi schermo televisivo domestico in un Pc Chrome OS, con connettività Internet e con installati Google Play, Drive e altri strumenti dell’ecosistema di Big G.

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