27/03/2012 di Redazione

Intel guida i semiconduttori, Qualcomm la insidia

La casa di Santa Clara, secondo IHS iSupply, si riconferma leader del settore in termini di fatturato, raggiungendo nel 2011 una quota record del 15,6%. Alle sua spalle Samung, mentre Qualcomm sta avanzando velocemente grazie ai processori Arm per smartph

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Intel è sempre più saldamente al comando del settore dei semiconduttori: lo confermano gli ultimi dati di IHS iSuppli, alla luce del risultati dell'ultimo trimestre del 2011. Grazie anche all'acquisizione di Infineon, oltre che alle forti vendite nel core business dei chip, l'azienda di Santa Clara ha messo a segno oltre tutto il record di market share, con un valore pari al 15,6 per cento, rispetto al 13,1 per cento del 2010.

Il mercato dei semiconduttori - fonte IHS iSuppli - clicca per ingrandire

Contestualmente, il fatturato della società ha fatto un balzo in avanti del 20,6 per cento, eclissando qualsiasi altro fornitore di semiconduttori, con l'eccezione di Qualcomm e ON Semiconductor, che hanno guadagnato rispettivamente il 41,6 per cento e il 49,6 per cento.

La forza di Intel continuano ed essere i microprocessori e le memorie flash NAND, entrambi impiegati sia nei computer sia nei tablet. Intel può quindi così tenere a distanza Samsung, che ha chiuso l'anno con il 9,2 per cento nonostante la casa coreana sia il fornitore principale di Apple.

Qualcomm in particolare appare oggi come oggi il concorrente più insidioso, in considerazione del fatto che il balzo in classifica della compagnina è stato più che rilevante (dal nono al sesto posto) e l'aumento vertiginoso delle vendite le ha consentito di raggiungere lo status di più grande produttore "fabless" al mondo di semiconduttori. Qualcomm, come noto, produce chip sulla base della tecnologia  Arm ed è il primo fornitore di molti produttori di smartphone e tablet.

È questo è anche il motivo per il quale Intel sta cercando di forzare i tempi per entrare nel settore dell'ultramobility: un proposito vecchio di due anni e che si sta concretizzando solo quest'anno con la piattaforma Medfield, fresca di esordio e i cui risultati si vedranno solo fra qualche mese. A dare una mano al colosso di Santa Clara entrerà in campo anche Windows 8, che sembra destinato a cambiare l'assetto dei prodotti ultramobile in quanto arriverà, stando alle prime indiscrezioni, su cinque prodotti Arm e una quarantina di dispositivi Intel.

Il ritardo della disponibilità dell'architettura Woa (Windows On Arm) aiuterà quindi inizialmente Intel, che però non può sedersi sugli allori: tre mesi dopo l'esordio del nuovo sistema operativo di Microsoft tornerà forte la concorrenza dei prodotti Arm, soprattutto dal punto di vista dei consumi energetici.


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