04/04/2016 di Redazione

Intel, lascia la responsabile dello sviluppo dei chip mobili

Aicha Evans, da dieci anni in azienda e da nemmeno 12 mesi numero uno del Communication and Devices Group, avrebbe deciso di andarsene. Lo riporta il Wall Street Journal, che collega la scelta della dirigente al recente turnover manageriale ai piani alti

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Dopo neanche un anno dalla sua nomina a capo del Communication and Devices Group di Intel, Aicha Evans ha deciso di lasciare la divisione che dirige e l’azienda di Santa Clara. Una scelta non ancora confermata da nessuna delle parti interessate, ma data ormai per presa dal Wall Street Journal, che ha potuto parlare con persone a conoscenza dei fatti. Evans, da circa dieci anni in Intel anche con il ruolo di vicepresidente, è stata per quasi 12 mesi il general manager del gruppo che ha in carico, tra le altre cose, la realizzazione dei chip (modem soprattutto) per dispositivi mobili. L’abbandono della dirigente farebbe parte di un piano di riassetto generale all’interno del colosso statunitense, che già nell’estate del 2015 ha visto lasciare la poltrona la presidente Renée James insieme ad altre figure di spicco di Intel. Ma non solo.

Il Wall Street Journal collega la questione all’arrivo, lo scorso novembre, di Venkata “Murthy” Renduchintala, ex vicepresidente esecutivo di Qualcomm che, allo “sbarco” in Intel, ha assunto deleghe pesanti. Tra queste, anche quella di responsabile del Client and Internet of Things (IoT) Businesses and Systems Architecture Group: nuova divisione incaricata di sviluppare anche chip per oggetti connessi e per i dispositivi mobili.

Frizioni e differenze di vedute tra i due? Possibile. Quel che è certo è che Evans non è mai stata tenera sulla strategia della propria società nel mobile. Parlando di recente con i giornalisti (cosa che, riportano le cronache, ha sempre fatto in modo molto schietto), la manager ha sottolineato come Intel abbia effettivamente perso la battaglia nel mobile. “Credo sia successo nel 2004, quando l’Lte era ormai definito e noi eravamo ancora sul Wimax”, ha raccontato Evans ai cronisti durante l’ultimo Mobile World Congress di Barcellona.

 

 

Inoltre, la faccenda si è ulteriormente complicato nel 2007, con l’avvento dell’iPhone: “Abbiamo letto male la situazione e questo ci ha colpiti duramente al cuore”, ha aggiunto Evans dalla kermesse catalana. Il crollo verticale delle vendite dei Pc, mercato in cui Intel è sempre stata leader, ha poi complicato ulteriormente la situazione. Nel comparto dei dispositivi mobili, il gruppo di Santa Clara fatica a strappare quote significative ai diretti competitor, come Qualcomm.

Will Strauss, analista per la società di ricerca Forward Concepts, ha spiegato al Wall Street Journal che il market share di Intel in questo settore è inferiore al dieci per cento e l’azienda, non riuscendo a scalare la classifica, si è spesso “vendicata” sui dirigenti giudicati inadatti al ruolo. E, per questo, sostituiti uno dopo l’altro. Proprio in merito all’arrivo di Renduchintala, Strauss ha spiegato che “la scelta di prendere qualcuno da Qualcomm è stato il segno” del forte bisogno di aiuto della compagnia.

 

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