07/01/2014 di Redazione

Intel ribattezza McAfee e pensa ai wearable device

Nel corso dell'anno i prodotti di sicurezza McAfee perderanno il riferimento al nome del fondatore e fuoriuscito dall'azienda, ribattezzati come Intel Security. Lo ha annunciato il Ceo, Brian Krzanich, dal palco del Ces, presentando anche i nuovi progetti

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Addio McAfee, ma solo nel nome. I prodotti di sicurezza della società acquisita da Intel perderanno il riferimento al cognome del fondatore, un legame "scomodo" e ormai privo di senso, visti anche i recenti, discutibili attacchi mossi da John McAfee alla sua ex azienda (come nel video autoprodotto di qualche mese fa, in cui spiegava come disinstallare un antivirus McAfee). Il Ceo di Intel, Brian Krzanich, in occasione del suo discorso d'apertura al Ces di Las Vegas ha parlato anche di questo, presentando il nuovo brand "Intel Security", nel cui logo il nome McAfee scompare nella sua forma estesa, ma resta evocato nel simbolo della "M" racchiusa nello scudo rosso.

Il nuovo logo


Il marchio sarà utilizzato per identificare tutti i prodotti e servizi di sicurezza Intel e progressivamente andrà a inglobare anche tutti i prodotti McAfee. D'altra parte, i tempi erano maturi: l'acquisizione da parte di Intel della società di sicurezza, pagata 7,68 miliardi di dollari, risale al 2010.

Questa è forse, dal palco di Las Vegas, la notizia più curiosa, ma ancor più significativi sono gli annunci di prodotti e di strategie fatti da Krzanich. Sul "tema caldo" dei dispositivi indossabili l'amministratore delegato ha fatto sapere che Intel sta lavorando a diversi progetti, fra cui auricolari intelligenti che forniscono funzionalità biometriche e di fitness, una cuffia Bluetooth intelligente, integrabile con le tecnologie di assistente personali (il curioso nome scelto è Jarvis, come l'assistente di Iron Man) e un sistema a forma di ciotola che esegue in wireless la ricarica di un dispositivo, oltre all'immancabile smartwatch, il prodotto che ha dato il via alla diffusione commerciale dei wearable device. In effetti non è chiaro se Intel realizzerà personalmente questi dispositivi, o soltanto creerà i chip che li alimentano.

"L'approccio Intel alla prossima evoluzione del computing", ha dichiarato il Ceo, "consiste nell'immaginare e creare progetti di riferimento di dispositivi e piattaforme pronte all'uso da parte dei clienti per lo sviluppo di prodotti indossabili".

Gli auricolari Jarvis: permettono di interagire parlando con un "assistente personale" e si connettono via Bluetooth a uno smartphone


Fra le iniziative, l'azienda ha annunciato collaborazioni nell'ambito della moda con il rivenditore Barneys New York, l'associazione Council of Fashion Designers of America e la società Opening Ceremony, con l'obiettivo di creare nuovi prodotti, e poi il concorso "Make it Wearable", che selezionerà progetti di tecnologia indossabile sulla base di aspetti quali l'estetica, l'autonomia del device, la sicurezza e la privacy. Interessa, invece, le piccole e medie imprese (o medie e grandi, secondo i parametri di riferimento dell'imprenditoria a stelle e strisce) la promessa di Intel di offrire a basso costo una serie di piattaforme entry-level per la creazione di dispositivi indossabili e connessi a Internet.

A catturare l'attenzione è poi un nuovo prodotto illustrato da Krzanich: Intel Edison, un vero e proprio micro-computer racchiuso nel formato di una scheda SD, per la cui realizzazione è stato sfruttato il processo produttivo a 22 nanometri e un chip SoC Quark. Edison è equipaggiato con sistema operativo Linux ed è completo di Bluetooth e WiFi, utilizzabile per accedere a un proprio app store. Sul circuito stampato anche memoria LPDDR2, NAND Flash e interfacce di I/O per estendere le capacità. Un esempio di miniaturizzazione utilizzabile proprio nel campo dei wearable device.

"Attualmente", ha osservato Krzanich, "i dispositivi indossabili non sono ancora ovunque, perché non risolvono problemi reali e non sono integrati con i nostri stili di vita. Ci stiamo impegnando ad affrontare questa sfida di innovazione ingegneristica. Il nostro obiettivo è che qualsiasi dispositivo che elabora e si connette possa farlo al meglio con Intel Inside".

Intel Edison: non una scheda SD, bensì un computer


Tornando al tema sicurezza, da Las Vegas Krzanich ha fatto sapere che i componenti dei prodotti di sicurezza mobile McAfee saranno offerti gratuitamente ai dispositivi portatili e che maggiori dettagli in merito saranno diffusi nei prossimi mesi. Per ora si sa che nel corso del'anno la soluzione Intel Device Protection sarà introdotta su tutti i dispositivi mobili Android basati su Intel.

Meno strettamente "tecnologica", ma senz'altro importante, è anche la notizia dell'impegno di Intel a non utilizzare materie prime provenienti da zone di conflitto, nella fattispecie della Repubblica Democratica del Congo. L'azienda può ora assicurare che i minerali utilizzati nel silicio dei microprocessori e nei package che escono dalle fabbriche Intel provengono da zone esenti da conflitti, come comprovato da verifiche di terze parti o dalla catena di approvvigionamento della stessa Intel.

"Due anni fa", ha raccontato Krzanich, "ho detto a diversi colleghi che dovevamo raggiungere un obiettivo difficile, impegnandoci a stabilire con ragionevole certezza che i metalli utilizzati nei nostri microprocessori provenissero da zone esenti da conflitti. Ci sentivamo in obbligo di implementare cambiamenti nella catena di fornitura per assicurare che la nostra azienda e i nostri prodotti non finanziassero inconsapevolmente atrocità umane nella Repubblica Democratica del Congo. Anche se abbiamo raggiunto questo traguardo, è solo un inizio. Continueremo le nostre verifiche e risolveremo gli eventuali problemi rilevati".

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