01/04/2019 di Redazione

Intel spreme ancora i 14 nanometri: arrivano le Cpu Comet Lake?

Fra pochi mesi l’azienda potrebbe lanciare una nuova serie di processori, arricchendo l’offerta con un modello a 10 core e 20 thread per maggiori prestazioni: ma i consumi sono ovviamente ad aumentare, in attesa delle prime soluzioni a 10 nanometri.

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I 10 core di Intel per desktop e portatili potrebbero arrivare presto sul mercato. Secondo diverse indiscrezioni, verso la metà di quest’anno la società californiana dovrebbe rilasciare le Cpu della famiglia Comet Lake a 8 core (per l’ambito mobile) e a 10 core (desktop), con hyper-threading. Con tutta probabilità si tratterà di un ennesimo aggiornamento di chip a 14 nanometri, in quanto le prime novità a 10 nanometri di Intel dovrebbero arrivare non prima della fine del 2019. I processori Comet Lake andranno a fronteggiare direttamente le Cpu Ryzen 3000 di Amd, attese in estate e basate su architettura Zen 2 a 7 nanometri in grado in teoria di esprimere un massimo di 16 core.

In attesa di maggiori dettagli sulle frequenze, sembrano essere confermati i modelli U, Ulx, Y, H ed S, con quest’ultima dedicata ai prodotti desktop. Le varianti a 10 core e 20 thread potrebbero essere catalogate come Core i9, mentre i processori con 10 core e senza hyper-threading dovrebbero finire nella famiglia Core i7. Scendendo ancora, le Cpu con 8 “cervelli” e altrettanti thread saranno con tutta probabilità etichettate come Core i5. Comet Lake per desktop dovrebbe infine utilizzare lo stesso socket (Lga 1151 v2), lasciando così invariate le schede madri.

Un numero maggiore di core sullo stesso nodo a 14 nanometri, però, significherà quasi inevitabilmente un aumento sensibile dei consumi energetici. Spinto al massimo, l’attuale i9-9900k (8 core) arriva a 230 watt. Considerando che le prossime soluzioni Comet Lake dovrebbero impiegare 10 “cervelli”, è possibile che i consumi possano sfiorare anche i 300 watt.

Mentre lavora a livello tecnologico, Intel si muove però anche sul fronte manageriale. L’azienda avrebbe infatti assunto Tom Petersen, in Nvidia dal 2005 e già director of technical marketing e distinguished engineer della società. Per il produttore di schede grafiche Petersen ha depositato una cinquantina di brevetti ed è stato uno degli artefici della tecnologia G-Sync. In passato il dirigente ha lavorato anche per Ibm, Motorola e Broadcom.

Petersen ha annunciato il proprio addio a Nvidia su Facebook e, secondo le voci di corridoio più accreditate, avrebbe raggiunto Intel con il ruolo di engineering fellow nel gruppo Game Experience Team. L’obiettivo del chip maker di Santa Clara è quello di entrare nel mercato delle Gpu discrete, con il lancio dei primi prodotti fissato probabilmente nel 2020.

 

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