28/09/2018 di Redazione

Intelligenza artificiale, ambizione da 100 milioni di euro per Microsoft

Con “Ambizione Italia”, la filiale tricolore di Microsoft punta a certificare 50mila professionisti e a coinvolgere due milioni di giovani e studenti con attività di formazione. COn Adecco, LinkedIn e altri partner, si investiranno 100 milioni di euro.

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Perché sia un successo, bisogna necessariamente puntare in alto, collaborare e non lasciare indietro nessuno. Microsoft lancia il progetto “Ambizione Italia” per portare l’intelligenza artificiale nelle imprese, nella Pubblica Amministrazione, nella scuola, nella sanità. Un progetto ambizioso, come il nome sottolinea, ma graduale e corale, aperto a chiunque voglia diventarne partner. “Dobbiamo pensare in grande, per avere un impatto in tempi rapidi dobbiamo scalare”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Microsoft Italia, Silvia Candiani, in un evento organizzato nella sede milanese Microsoft House. “Ci siamo dati l’obiettivo di ottenere 50mila persone certificate, 500mila persone che completino in un nostro corso anche senza certificazione e due milioni di persone coinvolte nel progetto”.

 

Oltre ai corsi di formazione per le aziende, dunque, sono previste attività per le scuole. Il progetto prevede un investimento complessivo di 100 milioni di euro, e partirà sulla base dei 6 milioni di euro già stanziati da Adecco Group, uno dei partner iniziali di Ambizione Italia, per realizare una nuova piattaforma di formazione professionale. In Phyd, questo il nome, avranno un ruolo primario le competenze “del futuro”, incentrate su machine learning, sviluppo software, analisi dei dati. Phyd è innanzitutto una piattaforma digitale basata sul cloud computing e sulle tecnologie di intelligenza artificiale di Microsoft, mirata a fornire orientamento sulle competenze da sviluppare e sui corsi di formazione. Incrociando dati di vario tipo (offerte di lavoro, curricula, caratteristiche e aspirazioni del candidato), la piattaforma crea una mappa e suggerisce quali corsi di formazione seguire per aumentare le opportunità di carriera. Adecco Group ha anche annunciato di voler inaugurare nel corso del 2019 uno spazio fisico a Milano, in centro città, dove saranno ospitati corsi di formazione, conferenze ed eventi. Tra gli altri partner già affiliate ad Ambizione Italia sfilano LinkedIn, Invitalia, Cariplo Factory e Fondazione Mondo Digitale.

 

La diffusione di nuove competenze specifiche per l’intelligenza artificiale è cruciale per la crescita economica, sociale e anche “etica” del nostro Paese, come evidenziato da un recente studio realizzato da EY per conto di Microsoft: nello Stivale solo il 15% delle aziende è già partito con progetti (per lo più pilota) basati su tecnologie di intelligenza artificiale, contro una media europea del 30%. Il ritardo è anche dovuto alla scarsità di competenze sul tema e di competenze informatiche in generale. “Il problema è generalizzato, ma particolarmente critico in Italia”, ha rimarcato Candiani. “Siamo 25esimi su 28 Paesi nell’indice di digitalizzazione del Desi, che misura sia la competitività digitale sia le competenze”. Viviamo in un paradosso: pur in presenza di una disoccupazione giovanile del 35%, la terza più alta in Europa, esistono 135mila posti di lavoro scoperti nell’Information Technology.

 

Non colmare questa lacuna significherà perdere importanti occasioni di crescita, come emerso da studi del World Economic Forum e di McKinsey sul contributo stimato dell’intelligenza artificiale all’incremento del Pil. Ma non so dovrà pensare solo in termini economici. “L’intelligenza artificiale”, ha spiegato l’amministratore delegato di Microsoft Italia, “è una grande opportunità ma anche una grande responsabilità, perché dobbiamo assicurarci che il cambiamento avvenga in maniera inclusiva, senza lasciare indietro nessuno”.

 

Ospite dell’evento milanese, il parlamentare le M5S Emilio Carelli ha parlato dell’impegno del governo su questo tema, impegno che si concretizzerà innanzitutto in una “call for experts”: “Puntiamo a reperire una trentina di esperti in intelligenza artificiale, che serviranno a definire una strategia per l’Italia”, ha detto Carelli. “Stiamo valutando anche la possibilità di avviare sperimentazioni con l’intento di coinvolgere piccole e medie imprese e startup, che da sole non sarebbero in grado di reperire risorse sufficienti da dedicare ai progetti”. L’azione del governo, ha assicurato, andrà di pari passo e sarà sinergica con i piani dell’Unione Europea.

 

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