21/04/2015 di Redazione

Internet of Things, il cervello che controlla ponti, tunnel e strade

Adottata da SmartPatch, startup figlia dell’incubatore del Politecnico di Torino, la soluzione ThingWorx di Ptc permette di visualizzare e gestire i dati raccolti da sensori intelligenti in resina, posizionati su infrastrutture edili e ingegneristiche di

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Lunga vita ai ponti, alle gallerie, alle autostrade, agli edifici: l’Internet of Things e i sensori possono diventare i “vigilanti” che controllano e assicurano la buona salute di infrastrutture edili e ingegneristiche di vario tipo. L’esempio concreto è Structural Health Monitoring, un sistema sviluppato dalla startup piemontese SmartPatch, figlia dell’incubatore del Politecnico di Torino. I “terminali nervosi” di questo sistema sono i sensori (SmartPatch, appunto) in resina posizionati sulle infrastrutture da monitorare, mentre il “cervello” è IoT ThingWorx, una piattaforma software sviluppata da Ptc, che utilizza un’interfaccia personalizzabile e mappe tridimensionali per visualizzare in tempo reale il flusso di dati.

Nel dettaglio, Structural Health Monitoring si compone di uno o più sensori in resina epossidica, di un lettore/trasmettitore, di un gateway, di un modem e di un servizio di storage e gestione dei dati sul cloud. La resina, fra l’altro, grazie alle sue proprietà aderenti facilita l’installazione del sensore, che può monitorare parametri quali la temperatura, l’inclinazione, la deformazione o la presenza di attività sismica. Il sistema è facilmente espandibile: “Più gruppi di sensori possono essere installati e trasmettere ciascuno a un gateway, che s’interfaccia al cloud server attraverso ThingWorx”, spiega Marco Bonvino, uno dei tre fondatori della startup, accanto a Guido Maisto e Melanie Diziol.

I dati raccolti vengono gestiti in due modi. Quelli di correzione e identificazione sono conservati in una memoria contenuta nel sensore stesso, mentre quelli di monitoraggio volano nel cloud per poter essere analizzati e visualizzati da remoto. Ogni lettore è un’unità senza fili ZigBee (uno standard per le comunicazioni wireless alternativo al WiFi e usato soprattutto in ambito industriale, scientifico e medico) che invia le informazioni a un gateway locale; quest’ultimo a sua volta inoltra i dati a un server e riceve dallo stesso il comando di configurazione, via satellite o via rete 3G.


Dove entra in gioco Ptc? IoT ThingWorx viene sfruttata sia per archiviare e gestire i dati sul cloud, sia per visualizzare i risultati dell’opera di monitoraggio in una forma accurata e comprensibile. La piattaforma associa il suo servizio di storage a un’interfaccia grafica da cui si può controllare il tempo reale lo stato di salute delle strutture, e poi visualizza i dati sotto forma di modelli 3D rotanti. Thingworx s’interfaccia direttamente con il protocollo Mqtt e con il database Azure Sql, usati da SmartPatch. Attraverso la piattaforma software l’utente è libero di comporre un’interfaccia dinamica e personalizzata, usando la library resa disponibile da Smartpatch. L’integrazione di Thingworx in Ptc Creo consente poi di ottenere una visualizzazione tridimensionale della struttura monitorata.  
 

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