18/11/2007 di Redazione

Intervista esclusiva con Google su Android

Google si è lanciata nell'avventura mobile, in caccia di un nuovo settore dove, grazie alla sua pubblicità, possa aumentare i suoi guadagni. La Open Handset Alliance e la piattaforma Android sono i nuovi avversari da cui Microsoft e il suo Windows Mobile

Android, la parola a Google

Poche settimane fa Google ha deciso di entrare nel mondo delle telefonia mobile. Nessun GPhone, ma una piattaforma aperta (Android) e un'allenza con innumerevoli attori del panorama delle TLC, per affermarsi in un settore che è il futuro di Internet, della pubblicità e del digital lifestyle. Abbiamo avuto l'occasione di rivolgere alcune domande a Kristof Kaiser, Sales Product Specialist EMEA di Google, cercando di capire di più sul progetto Android.

Ringraziamo Stefano Hesse, Corporate Communications and Public Affairs Manager di Google Italy, per la collaborazione.

Perchè chiamarlo "Android"? Da quanto lavorate al progetto?

Android Inc. era la denominazione della start up attiva nello sviluppo di software per applicativi mobile e acquisita da Google nell'estate del 2005.

Android influirà sui rapporti di collaborazione con Apple avviati con l'iPhone?

Google continuerà  a rendere disponibile le sue applicazioni mobile sia per i terminali di Apple che per tutti i dispositivi di altri produttori. (http://www.google.it/mobile)

Android è destinato a diventare un brand (tipo Android-powered sui terminali) o semplicemente una soluzione di backstage conosciuta solo nell'ambiente?

Android è una piattaforma gratuita, completa ed open source che offre agli operatori e produttori di terminali mobili una notevole libertà  progettuale e flessibilità  nella creazione di applicativi. Questi applicativi saranno "brandizzati" con il logo dei produttori e/o service provider dei membri dell'alleanza.

È chiaro che uno dei punti chiave di Android sarà  la connettività  web, in maniera forse non troppo dissimile all'iPhone. Avete già  affrontato questo punto con i carrier telefonici?

Sette dei principali gestori di telefonia mobile mondiali, tra cui anche Telecom Italia, hanno aderito all'Open Handset Alliance. I membri si sono impegnati a rilasciare i primi servizi basati sulla piattaforma  Android durante la seconda metà  del 2008. (elenco completo membri OHA). 

Android permetterà  a Google di esportare nel mondo mobile gran parte delle sue applicazioni e ovviamente nuove forme di pubblicità . È l'unica forma di profitto o contate di ottenere percentuali su ogni contratto stipulato dagli utenti?

La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Android permetterà  a un numero maggiore di utenti di usufruire dei servizi di Google.  La monetizzazione dei servizi consiste nella vendita di pubblicità  e non prevediamo di modificare questo modello di business.

Android, la parola a Google, continua

Microsoft ha dichiarato che Android, per ora, è solamente "fumo". Cosa rispondete al vostro concorrente? Pensate che Symbian e Windows Mobile possano competere ad armi pari con la vostra piattaforma?

Non voglio commentare le dichiarazioni di Microsoft, ma desidero ribadire che Android  è una piattaforma open source, pertanto potrà  godere delle migliorie apportate dalla numerosissima comunità  di sviluppatori, così come attualmente avviene per Linux.

Perchè alcune aziende - come Apple, Nokia e Vodafone - non fanno parte dell'Alleanza? Per quale motivo dovrebbero entrare nell'Alleanza, cos'hanno da guadagnarci?

La Open Handset Alliance è pronta ad accogliere tutte quelle aziende che si dedichino a contribuire con continuità  e serietà  a creare un ecosistema mobile aperto. Il vantaggio per gli operatori è di avere a disposizione terminali innovativi più economici e la possibilità di personalizzarli, differenziando inoltre le proprie linee di prodotto. Per i produttori di terminali invece il vantaggio principale consiste nell'avere a disposizione dei software a costi ridotti e di poter approfittare di un "time to market" più breve per il rilascio di nuovi apparecchi.

In quali aree pensate che Android abbia maggiore successo? Oriente, Europa, USA o paesi in via di sviluppo?

Essendo Android una piattaforma globale ed aperta, si adatterà alle esigenze locali. I vari membri dell'alleanza hanno evidenziato le diverse aree che intendono sviluppare con la nuova piattaforma. Invito i lettori a  visualizzare la pagina con le dichiarazioni dei membri. (In Inglese)

Avete rilasciato l'SDK di Android e indetto un concorso su scala mondiale che, tuttavia, non vede la partecipazione dell'Italia. Quali sono i motivi dell'esclusione e pensate che in futuro gli sviluppatori italiani possano avere la possibilità  di partecipare a nuovi concorsi?

Abbiamo ricevuto pareri diversi, stiamo valutando la situazione per vedere se potremo in futuro aggiungere l'Italia.

Sappiamo della possibile partecipazione di Google al bando della FCC per i 700 MHz. In caso di vittoria, come potrebbe avvantaggiarsi Android?

Ne riparliamo dopo l'assegnazione delle frequenze a marzo 2008. 

Google, come possiamo notare, ha cercato di non sbottonarsi troppo. Android, però, non sembra mostrare almeno per il momento lati oscuri. È un progetto "open" che grazie alla disponibilità del SDK mira ad una completa espansione. Apparentemente sembra che non vi siano competitor diretti. Google di fatto mira a convincere con la qualità del suo prodotto. Il ritorno economico arriverà poi un giorno, quando un geniale sviluppatore avrà realizzato qualcosa di cui i consumatori non potranno fare a meno. A quel punto con la pubblicità il ciclo sarà chiuso. Google, come racconta la storia, prima convince. E poi vince.

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