23/10/2014 di Redazione

Invasione di sensori sui wearable, Apple guiderà il mercato

A detta della società di analisi Ihs, il prossimo anno si passerà dagli attuali 86 milioni a 175 milioni di sensori per dispositivi indossabili venduti, per arrivare a 466 milioni nel 2019. L’Apple Watch diventerà lo standard di fatto per tutti i produtto

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Piccoli dispositivi che rilevano il movimento, il battito cardiaco, la pressione sanguigna, ma anche i livelli di inquinamento atmosferico, la luce, l'umidità: quello dei sensori montati a bordo dei wearable device è un mercato destinato al raddoppio nel giro di un solo anno, spinto dai progressi della tecnologia, dell'Internet of Things e dei processi costruittivi, ma anche dalla rapida crescita della domanda. La società statunitense di analisi e previsioni di mercato Ihs stima che dai 67 milioni di sensori per dispositivi indossabili venduti nel 2013 si salirà alla fine del 2014 fino a 86 milioni, per poi entrare nella fase del vero boom: nel 2015 saranno vendute 175 milioni di unità, mentre nel 2019 si arriverà contarne 466 milioni.

Le tipologie di prodotto più richieste saranno quelle capaci di rilevare il movimento, di regolare l’utilizzo delle interfacce utente (per esempio, i giroscopi e i lettori biometrici usati per proteggere l’accesso ai dati), di monitorare parametri vitali nell’ambito della telemedicina e, infine, di misurare la salute dell’ambiente e diversi tipi di inquinamento.

La crescita delle vendite sarà legata non solo alla maggiore diffusione dei wearable device, ma anche al maggior numero di sensori utilizzati all’interno di ciascun dispositivo. In media, nel 2019 un device indossabile incorporerà 4,1 sensori, contro gli 1,4 di quest’anno. Anche se c’è chi, come Apple, è arrivata a “imbottire” il suo Apple Watch non solo con un accelerometro, ma anche con un giroscopio, un microfono e un rilevatore di battito cardiaco.

 

Come potrebbe apparire il nuovo smartwatch di Microsoft

“Similmente a quanto accaduto con l’iPhone e l’iPad, Ihs stima che l’Apple Watch diventi lo standard di fatto per le specifiche dei sensori all’interno degli smartwatch”, ha commentato l’analista Jeremie Bouchaud. “La maggior parte degli altri Oem di dispositivi wearable seguiranno la strada tracciata da Apple utilizzando gli stessi quattro sensori (accelerometro, giroscopio, microfono, misuratore di battito, ndr) o addirittura ne aggiungeranno altri per differenziarsi”.

Fra i produttori, uno dei protagonisti che più beneficerà di questa evoluzione sarà la svizzera STMicroelectronics NV, attuale leader di mercato per i sensori dei dispositivi indossabili. Oltre all’evoluzione quantitativa, a  detta di Ihs si assisterà a una diversificazione: voleranno sui wearable tipologie di sensori finora destinate ad altre collocazioni, come il lettore di battito cardiaco (già portato sull’Apple Watch e atteso sul primo, ancora misterioso smartwatch di Microsoft) e il rilevatore di umidità. Con buona pace di chi ha inaugurato questo percorso, ovvero Sony e Samsung, la concorrenza di Cupertino potrebbe superarli in autorevolezza e in capacità di "dettare le regole del mercato" già nei prossimi anni.

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