01/03/2017 di Redazione

IoT e 5G sono più concreti con la partnership tra Zte e Intel

Novità in campo Internet delle cose provenienti dalle due aziende, tra cui una piattaforma applicativa aperta di connessione e gestione per l’industria. In arrivo anche una baseband unit (Bbu) basata su tecnologie Sdn ed Nfv.

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Un laboratorio per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiave per l’Internet delle cose. È quanto vogliono realizzare insieme Zte e Intel: le due aziende hanno annunciato novità in campo IoT dal palco del Mobile World Congress di Barcellona, tra cui una piattaforma applicativa aperta di connessione e gestione per fornire servizi per i clienti upstream e downstream nella catena industriale. Basandosi su architettura Intel, Zte ha svelato anche la nuova baseband unit (Bbu) 5G It, che sfrutta il networking definito dal software e la virtualizzazione delle funzioni di rete per supportare cloud-radio access networks (C-ran), distributed-Ran e unità 5G distribuite e centrali (Cu/Du). L’unità banda base è compatibile con reti mobili 2G, 3G, 4G e Pre5G.

Il throughput nella banda sotto i 6 GHz su sistemi 5G può raggiungere i 10 Gbps, numeri confermati dai primi test completi effettuati con l’operatore China Mobile. Da Barcellona l’azienda asiatica ha inoltre fatto sapere di aver concluso la fase di prototipizzazione e di verifica di tecnologia 5G single-point, entrando nella fase di verifica della soluzione 5G e di ricerca e sviluppo sui singoli prodotti.

In ottica pre5G, Zte ha mostrato anche il Gigabit Phone, capace di raggiungere velocità teoriche di picco fino a 1 Gbps. Il cellulare è basato su chip Qualcomm Snapdragon 835 con modem integrato X16 Lte, che sfrutta carrier aggregation, 4x4 Mu-Mimo e modulazione 256-Qam per raggiungere velocità dieci volte maggiori rispetto ai dispositivi Lte di prima generazione.

 

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