30/01/2018 di Redazione

Ipotesi di “fusione inversa”, Vmware potrebbe comprare Dell

Secondo indiscrezioni, il board dell'azienda di Michael Dell starebbe valutando varie opzioni per saldare il debito da 50 milioni di dollari. Oltre alla quotazione in Borsa, quella di vendersi a Vmware, di cui attualmente Dell possiede l'80%.

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Altro colpo di scena su Dell Technologies, azienda su cui si stanno scatenando analisi e scommesse e il cui destino sembra doversi intrecciare con quello di Vmware. Diventata società privata per volere del suo fondatore quatto anni fa, quando ancora era soltanto Dell (prima della fusione con Emc), secondo le indiscrezioni fatte circolare da Reuters potrebbe fare marcia indietro, tornando a essere un'azienda quotata a Wall Street, oppure continuare il percorso di crescita con nuove acquisizioni. Si tratta di possibili opzioni, che il consiglio di amministrazione valuterà con lo scopo di capire come risollevare i conti. I crescenti costi dei componenti e la competizione nel mercato dello storage stanno pesando sulle attività di Emc e, a ruota, sui proitti del gruppo.

A pochissimi da questi rumors, ieri la Cnbc ha dato voce ad altre fonti confidenziali, che prefigurano una terza opzione: la vendita di Dell a Vmware. Opzione apparentemente strana, giacché delle due la prima è la più grande e controlla già l'80% della seconda, come conseguenza della fuzione con Emc. Si tratterebbe di un reverse merger, cioè di una fusione al contrario, nella quale una società più piccola ne ingloba una più grande. Un'operazione societaria di questo tipo, a detta delle fonti avrebbe senso perché consentirebbe all'azienda di Michael Dell di vendere attraverso Vmware le parte delle proprie azioni, senza però diventare una società pubblica. Questa soluzione,quindi, permetterebbe di saldare parte del debito da 50 milioni di dollari e farebbe contenti gli investitori.

Prima di gridare allo scoop, però, è bene dire che nulla sembra deciso. Il board dei dirigenti starebbe vagliando anche altre possibilità, come la quotazione in Borsa e l'acquisizione di una nuova società (ipotesi già citate da Reuters) o ancora l'acquisto del restante 20% di Vmware. È improbabile, al contrario, che l'attuale 80% di azioni della società specializzata in virtuaizzazione venga venduto al miglior offerente pur di fare cassa.

 

 

 

 Il board si riunirà nel corso di febbraio per considerare “una sfilza di opzioni, molte delle quali ancora sottoposte a valutazioni iniziali, inclusa la fusione inversa”. Un eventuale reverse merger certo sarebbe una delle operazioni societarie e strategiche più audaci mai realizzate nell'industria della tecnologia, a parte forse l'ambiziosissima fusione con Emc. Tale atto e le conseguenti integrazioni di offerta hanno permesso a Dell Technologies di diventare un colosso completo, capace di proporre hardware, software e servizi nei campi del computing, dell'archiviazione, degli analytics (con Pivotal), della data protection, della sicurezza (attraverso Rsa), della virtualizzazione (Vmware). Il cloud pubblico di Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google, con le sue aggressive e attraenti politiche di prezzo, in questi anni è però diventato una minaccia per i fornitori di tecnologie destinate ai data center interni alle aziende, come server e sistemi iperconvergenti.

 

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