29/09/2011 di Redazione

Italiani spendaccioni sul web, ma soddisfatti

Una ricerca condotta da Casaleggio Associati svela che nell'ultimo anno è cresciuto molto il numero dei connazionali che fanno shopping su Internet, spendendo in media fra i 500 e i 2.000 euro. I giovani fanno da traino, ma gli anziani si stanno appassion

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Gli italiani sono un popolo di appassionati di shopping via Internet: il 67% degli acquirenti italiani via web dichiara di spendere annualmente fino a 500 euro per gli acquisti on line, con il 19% che non spende più di 100 euro. Il 23% spende dai 500 ai 2.000 euro e solo l’8% arriva a spendere ogni anno più di 2.000 euro su Internet.

La frequenza di spesa potrebbe essere maggiore se ci fosse un ampliamento dell'offerta online, che in Italia è tuttora limitata rispetto agli altri Paesi europei. Questa è l'estrema sintesi delle conclusioni di uno studio condotto da Casaleggio Associati, che scatta una fotografia dell'utente italiano medio in relazione all'e-commerce.

Il panorama degli italiani online

Il profilo demografico degli acquirenti tracciato dalla ricerca è molto simile a quello dei navigatori: c'è un evidente sbilanciamento verso i giovani e verso coloro che hanno un reddito medio-alto. Bisogna tuttavia notare che sempre più spesso si avvicinano agli acquisti su Internet persone di età più avanzata. È significativo al riguardo riportare il dato di una ricerca che evidenzia come gli utenti con più di 60 anni in Italia che acquistano su eBay siano quasi 700 mila.

Il tipo di merce che viene acquistata è poi legata al sesso: le donne spendono più nel turismo e nella moda, gli uomini nell'elettronica di consumo e nei giochi d'azzardo. Come sempre c'è una divisione netta anche in funzione delle aree geografiche: gli acquirenti del Sud Italia spendono di più per l'elettronica di consumo, quelli del Nord Italia per il Turismo.

I motivi d'acquisto

La domanda più importante è quella relativa alla motivazione che spinge gli utenti ad acquistare su un sito Internet anziché in negozio: la risposta è quasi sempre il prezzo (75%), ma in alcuni settori si rivelano importanti anche la comodità di acquistare senza uscire di casa (per esempio nell'ambito del gioco d'azzardo), la velocità d'acquisto (44%) e la possibilità di trovare prodotti non reperibili nei negozi abituali (39%).

Il servizio e-commerce italiano sembra inoltre rispondere alle aspettative dei clienti. Solo il 2% degli utenti on line italiani, infatti, dichiara di non essere rimasto soddisfatto dell'esperienza di acquisto on line condotta nell'ultimo anno. Il 16% si dichiara parzialmente soddisfatto e il 66% esprime una completa soddisfazione nei confronti degli acquisti effettuati on line.

L'indice di soddisfazione

Ma come si trovano i prodotti da acquistare online? Per trovare il sito da cui acquistare quello che si sta cercando il 30% degli acquirenti utilizza i motori di ricerca, il 26% si collega a un sito che già conosce, mentre il 25% utilizza come inizio del percorso d'acquisto i comparatori di prezzi, che ricoprono quindi un ruolo fondamentale assieme ai motori generalisti.

La ricerca ha evidenziato anche che nel caso dell'elettronica di consumo il ricorso ai comparatori di prezzo è quasi obbligato, perché in alternativa gli utenti rischierebbero di trovarsi disorientati, considerando da un lato la grande quantità e il rapido ciclo di vita di questa categoria di prodotti, dall'altro la presenza di numerosi player e una variazione dei prezzi repentina.

Casaleggio conclude che in Italia il giro d'affari dell'e-commerce vale oltre 14 miliardi di euro, mentre più in generale l'economia digitale vale qualcosa come il 2% del Pil. Forse ci stiamo muovendo nella direzione giusta per metterci alla pari con gli altri Paesi europei.

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