28/04/2015 di Redazione

Itc: brevetti usati ingiustamente sugli smartphone Nokia e Microsoft

La International Trade Commission statunitense ha giudicato colpevole l’azienda di Redmond per l’utilizzo indebito di alcuni brevetti di InterDigital, società di rivendita di licenze. Le tecnologie, già usate da Nokia, riguardano l’alimentazione dei dispo

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Giocare con le tecnologie brevettate è sempre pericoloso. L’ultimo caso è quello di Microsoft: l’azienda è appena stata giudicata colpevole dall’ International Trade Commission statunitense per l’utilizzo – a quanto pare, indebito – di alcune tecnologie protette da copyright, relative alla gestione delle reti 3G e dell’alimentazione degli smartphone. L’altra parte in causa, quella a cui il giudice Theodore Essex ha dato ragione, è InterDigital, una società che acquista e rivende licenze per tecnologie brevettate.

Già nel 2007 InterDigital si era scagliata contro Nokia, colpevole a suo dire di aver usato senza pagare i brevetti in questione. La International Trade Commission si era schierata a favore dei finlandesi, ma nel 2012 la U.S. Court of Appeals ha ribaltato la sentenza e passato nuovamente la palla alla Itc. Con l’acquisto della divisione mobile di Nokia da parte di Microsoft, nel 2013, la grana dei brevetti di InterDigital si è spostata dalla Finlandia a Redmond.

La sentenza di questi giorni non comporta conseguenze immediate, ma fa scattare un iter potenzialmente preoccupante. Il prossimo 28 agosto l’intera commissione della Itc dovrà rivedere, approvandola o ribaltandola, la decisione del giudice Essex: in caso di conferma, si potrebbe arrivare a bandire dal mercato a stelle e strisce gli smartphone Lumia (anche i modelli più recenti, che supportano il 4G, data la retrocompatibilità con le reti 3G). Raramente si arriva a sanzionamenti di questo tipo, perché i vendor colpiti dal divieto potrebbero rivalersi chiedendo un risarcimento in denaro.

 

 

Anche se non destinata a conseguenze drastiche, la decisione dell’Itc è ulteriore pioggia che cade sul bagnato per Microsoft. L’acquisto dei Lumia da Nokia non ha fruttato molto in termini di business, anzi: in un documento inviato alla United Stated Securities and Exchange Commission, la società nordamericana ha dichiarato di aver perso 12 centesimi di dollaro per ciascun terminale Windows Phone venduto, e senza considerare i costi di marketing e di ricerca&sviluppo.

La produzione e commercializzazione dei Lumia, tuttavia, rimane un tassello importante nel mosaico di Microsoft, poiché permette di tenere un piede nel mercato dei sistemi operativi mobili. L’augurio è che con il rilascio di Windows 10, piattaforma che abbraccerà anche gli smartphone (con l’abbandono della dicitura Windows Phone e con nuove funzioni), il vento inizi a cambiare.

 

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