14/11/2016 di Redazione

Kaspersky ai ferri corti con Microsoft sulla sicurezza

L’imprenditore russo ha depositato due ricorsi nel proprio Paese e in Russia accusando il colosso di Redmond di pratiche non concorrenziali: Windows 10 sostituisce gli antivirus indipendenti con la suite preinstallata Defender.

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Eugene Kaspersky ha deciso che ne ha abbastanza. Il fondatore dell’omonima azienda russa di sicurezza ha deciso di fare ricorso contro Microsoft per pratiche non concorrenziali. Ovviamente nel campo della cybersecurity. Secondo l’imprenditore il colosso di Redmond, soprattutto con l’avvento di Windows 10, starebbe cercando di spingere gli utenti a utilizzare esclusivamente il kit preinstallato Windows Defender al posto di soluzioni di terze parti. Come, ad esempio, quelle offerte da Kaspersky. L’accusa al gruppo statunitense, depositata sia in Unione Europea sia in Russia e descritta nel dettaglio in un lungo blog post, è la seguente. L’aggiornamento a Windows 10 disattiva in automatico tutto il software definito come “non compatibile” e, di conseguenza, avvia di default la suite Defender.

“Anche se il software sembra essere compatibile secondo le verifiche eseguite prima dell’upgrade, succedono strane cose e Defender sembra riprendere il controllo”. Ma le cose, secondo l’imprenditore, possono anche andare peggio. “Malgrado gli utenti dispongano di protezione compatibile con l’ecosistema, ma fornita da terzi, Defender compare e mostra una finestra allarmante”.

L’icona, ben nota a molte persone che negli ultimi mesi sono passate a Windows 10, informa l’utente che Defender è spento perché il sistema ha rilevato un altro antivirus e mostra l’opzione per abilitare la suite. “In molti saranno inclini a premere il tasto”, ha aggiunto Kaspersky, “perché penseranno che, essendo di Microsoft, non c’è alcun pericolo a fare clic”. Problema: avviare Defender porta Windows a disattivare in automatico qualsiasi altro software di sicurezza presente sul Pc.

Kaspersky punta il dito anche contro altre pratiche considerate scorrette. Ad esempio, Windows 10 tollera al massimo due antivirus installati, ma uno deve essere per forza Defender. “Poniamo il fatto che voi abbiate un antivirus indipendente”, rimarca l’imprenditore russo. “Volontariamente o per errore scaricate un trial di un'altra soluzione, ma dimenticate di cancellarlo al termine del periodo di prova o decidere di acquistare una licenza”.

 

Una schermata di esempio di Windows Defender

 

“Quando scade il trial, Windows spegne in completa autonomia entrambi gli antivirus terzi e, ovviamente, fa partire Defender”. Secondo Kaspersky Microsoft viola le proprie regole che riguardano la possibilità di eseguire un solo antivirus, in quanto Defender è scorporato dal computo. “Ne è riprova il fatto che, anche con un prodotto indipendente, ogni tanto Windows fa partire lo scanner di Defender. E questo non è che uno dei pasticci del sistema, ma che spinge ancora una volta l’utente a disfarsi del proprio antivirus” per preferie la proposta di Microsoft.

Interpellato dalla testata Engadget, il gruppo statunitense ha commentato: “Microsoft Russia e Kaspersky Lab hanno una lunga storia di collaborazione in diverse aree. Microsoft si impegna a lavorare rispettando sempre tutte le leggi russe. L’azienda non ha ancora ricevuto una notifica ufficiale dal Fas (l’antitrust russo, ndr). Non appena lo riceveremo lo analizzeremo in modo approfondito”.

 

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