14/02/2012 di Redazione

L'e-mail non è morta, anzi è più viva che mai

L’ultimo report di ContactLab dimostra come la posta elettronica sia uno strumento ancora molto diffuso, soprattutto in Italia. Nel nostro Paese sono 63 milioni le caselle attive, con una media di 22 messaggi ricevuti ogni giorno. Il pc rimane il disposit

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Un po’ snobbata dalle giovani generazioni, la vecchia mail resiste e continua a essere uno degli strumenti più validi del marketing digitale. L’Email marketing report di Contact Lab, uno dei principali operatori di questo tipo di industry, racconta che, con le dovute differenze rispetto agli altri Paesi europei, in Italia ci sono 63 milioni di caselle di posta utilizzate con una media di 22 mail ricevute ogni giorno.


In generale, nelle classifiche del report di Contact Lab, siamo dietro a Regno Unito, Germania e Francia e prima della Spagna. I dati non segnalano grandi variazioni rispetto alla scorso anno con un media di otto newsletter che arrivano giornalmente nella casella di ogni utente che trattano soprattutto di turismo, offerte di lavoro, salute e bellezza e tecnologia.

Il boom dei social network non spinge più di tanto il settore visto e considerato che il 75% del campione preferisce non condividere su Facebook le newsletter, al contrario dell’8% che l’ha fatto. Per gli altri c’è l’inoltro tramite mail. Le newsletter non vengono condivise soprattutto perché non piace l’idea di diffondere messaggi promozionali, ma anche perché i contenuti non erano interessanti o semplicemente perché non si è in grado di effettuare la condivisione.

Il pc rimane lo strumento più utilizzato, anche se perde il 6% rispetto allo scorso anno, a favore dei portatili e soprattutto degli smartphone, che balzano dal 15 al 26%. Anche l’iPad cresce passando dal 2 al 5%.

   

Se non ci sono grandi riscontri dal punto di vista dei social network, che non amplificano più di tanto i contenuti degli invii, diverso è il discorso per l’e-commerce. Il 53% risponde positivamente alla domanda sugli acquisti effettuati online in seguito alle offerte presenti nelle mail. Un dato confermato anche dai siti di commercio elettronico che continuano a puntare con decisione su questo tipo di strumento.

Da questo punto di vista l’Italia è in linea con gli altri paesi europei con l’eccezione della Germania, dove la tradizione delle vendite su Internet porta al 63% le risposte positive degli utenti. Il 42% ha anche completato acquisti online dopo avere cliccato sul contenuto di una newsletter.

Offerte e promozioni sono nel 63% dei casi la motivazione principale dell’acquisto, ma il 33% dichiara anche di fidarsi della newsletter e una percentuale analoga è stato convinto dalla presentazione dei prodotti.

L’indagine prende in esame anche il recente fenomeno dei gruppi d’acquisto come Groupon e Groupalia. Il 49% degli intervistati dichiara di essere iscritto a questo tipo di siti, e il 48% di questi ha già acquistato tramite i coupon.

E a dispetto delle polemiche dell’ultimo periodo il 79% si dichiara soddisfatto contro il 13% che ha trovato differenze fra l’offerta e il servizio, il 6% che non ha utilizzato il coupon e il 2% che ci ha provato ma non è riuscito a utilizzarlo per mancanza di disponibilità. Sul totale del campione, però, rimane una percentuale piuttosto alta di persone, il 66%, che non ha acquistato perché non ha trovato offerte interessanti o convenienti.




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